Area Urbana
Cosenza, spopola la truffa del finto incidente
Ha fatto tappa a Carolei nel cosentino la campagna di sensibilizzazione del Comando provinciale dei carabinieri di Cosenza contro i raggiri ai danni degli anziani
CAROLEI (CS) – Quando al termine della messa domenicale delle undici, il luogotenente Angelo Palumbo, comandante della Stazione carabinieri di Carolei, è salito sul pulpito più di un fedele, perplesso, si sarà chiesto cosa stesse succedendo. Presto, il motivo della presenza del militare è stato chiaro. Il Comando provinciale di Cosenza è impegnato in una capillare attività di sensibilizzazione contro il fenomeno delle truffe consumate, sempre di più, a scapito delle persone maggiormente fragili tra cui gli anziani. Il luogotente ha spiegato come purtroppo esistano criminali che, approfittando della buonafede altrui, riescano a raggirare i soggetti presi di mira sottraendo loro importanti somme di danaro.
La truffa del falso incidente stradale
Il meccanismo è ormai rodato. La rete di truffatori, dopo aver individuato le possibili vittime, si fa viva telefonicamente. Il truffatore si spaccia per carabiniere e comunica al malcapitato di turno che un familiare, magari un figlio o una figlia, ha appena causato un incidente stradale. A questo punto, continua dicendo che l’automobile, dopo i controlli del caso, è risultata essere priva di copertura assicurativa. Inoltre, il sinistro ha provocato il ferimento di alcune persone. Il familiare della vittima della truffa rischia l’arresto. Se non si interviene il prima possibile, magari con una “scorciatoia”, il responsabile dell’incidente stradale sarà presto portato in caserma e subito dopo in carcere. Dall’altra parte del telefono, comprensibilmente, cresce l’allarme e la preoccupazione. Ovvio che, prese per buone queste parole, si chieda al “finto carabiniere” cosa sia necessario fare per evitare che la situazione precipiti. Ecco, allora, la richiesta di denaro. Servono mille, duemila euro da pagare subito. Un “secondo carabiniere” arriverà a casa per prelevare la somma di denaro necessaria. Nessun problema, conosciamo il vostro indirizzo e saremo lì nel giro di pochissimi minuti. In alternativa al denaro, che potrebbe non essere immediatamente disponibile, vanno bene anche oggetti di valore. Se non interviene qualcuno a bloccare la truffa o se la vittima non si insospettisce, purtroppo “il gioco è fatto”.
Nel corso dell’ultimo anno, gli episodi verificatisi in provincia di Cosenza sono stati numerosi. tantissimi i casi che hanno riguardato la città di Cosenza. Da qui, la campagna di comunicazione del Comando provinciale dei Carabinieri. In conclusione del proprio intervento, il luogotenente Angelo Palumbo ha formulato poche ma chiare indicazioni comportamentali tra cui: mantenere la calma, non farsi prendere dalla fretta, contattare il congiunto che si crede essere in difficoltà, prendere tempo dalla richiesta ricevuta, una volta conclusa la telefonata contattare il numero di emergenza 112 al fine di verificare la veridicità della richiesta ricevuta. Infine, non aprire la porta di casa
IL DECALOGO DIRAMATO DAL COMANDO PROVINCIALE DEI CARABINIERI DI COSENZA:



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