Calabria
“Sisma nello Stretto 2022”, Curcio presenta l’esercitazione di Protezione civile
Fabrizio Curcio ha presentato l’imponente esercitazione di Protezione Civile che inizierà domani tra Calabria e Sicilia sui rischi sismico e sul maremoto. Tra le attività previste, anche il test del sistema di allarme pubblico IT-alert, attualmente in fase di sperimentazione
REGGIO CALABRIA – Inizierà alle 10 domani l’esercitazione della Protezione Civile nazionale “Sisma nello Stretto” che comprenderà 37 comuni della Città Metropolitana di Reggio Calabria e 19 di quella di Messina. Come base dell’allarme sarà ipotizzata una scossa sismica maggiore di quella registrata nella zona dello Stretto, il 16 gennaio 1975, a cinque chilometri dalla costa reggina. Per rendere maggiormente significativa la risposta in termini di gestione dell’emergenza, nella simulazione è stata incrementata la magnitudo dell’evento (da ML=4.7 a ML= 6), capace di innescare anche frane e liquefazioni ed eventi di maremoto.
Nel presentare l’esercitazione, il Capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio ha sottolineato “è il frutto di lavoro di mesi e ci consentirà di testare il sistema di protezione civile e i sistemi di coordinamento sul territorio. Testeremo una procedura che sarà utilizzata per migliorare le pianificazioni nazionali e territoriali e, per la prima volta, il sistema di allertamento alle persone, con circa 500mila che riceveranno un messaggio di allerta sul proprio cellulare. Sarà per noi – ha aggiunto Curcio – un momento importante di verifica su una tecnologia che stiamo testando in Italia, e in altre parti del mondo”.
Il capo della ProCiv nazionale ha sottolineato l’attività operativa in campo per i danni ipotetici conseguenti al sisma che coinvolgeranno 56 Comuni e la interrelazione che esiste tra le due regioni. “A Reggio Calabria sarà allestita la Direzione Comando e Controllo, Dicomac, che voi sapete – ha detto ancora – segue la riunione del Comitato operativo che si riunisce a Roma”.
Sono 33 gli scenari operativi con l’ipotesi di migliaia di persone che non hanno più l’abitazione agibile, e in Calabria saranno operative due colonne mobili, una regionale, su Gioia Tauro e la seconda che si muoverà tra Calabria e Sicilia.
“Se le cose andranno bene – ha detto ancora Curcio – saremo contenti. Se non andranno bene saremo contenti lo stesso, perché ci aiuteranno a capire laddove andare a migliorare e quale è il nostro margine di miglioramento”. Curcio ha ricordato che domenica sarà celebrato il “Word tsunami day“, “un tema sul quale abbiamo una memoria corta nel nostro paese, ma che rappresenta la frontiera degli eventi sismici a mare, ma non solo sismici, sui quali c’è una procedura a livello internazionale sulla quale daremo anche il nostro contributo”.
Alla conferenza stampa di presentazione, oltre al Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio, anche il presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto, il capo della Protezione civile regionale Domenico Costarella, in collegamento con il presidente dell’Assemblea regionale Siciliana Renato Schifani e i Prefetti di Reggio Calabria e Messina, Massimo Mariani e Cosima Di Stani.
Occhiuto: “fare sistema”
“Mi piace che questa iniziativa rappresenti la prima attività che svolgiamo insieme alla Regione Sicilia”, ha detto il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto intervenendo a Reggio, alla presentazione dell’esercitazione. “La prima di tante attività, perché il mio auspicio – ha aggiunto Occhiuto – è che la proficua collaborazione istituzionale con la Regione Siciliana diventi strutturale. E sono molto contento che a guidare questa Regione ci sia un presidente autorevole, di grandi capacità come Renato Schifani”.
Il governatore calabrese, affiancato dal capo Dipartimento della Protezione Civile regionale Domenico Costarella, ha ringraziato tutte le componenti del Dipartimento e delle associazioni di volontariato, “perché – ha detto – rappresentano un sistema di eccellenza nel Paese. Da uomo delle istituzioni sento di dovere ringraziare quanti stanno in prima linea e si occupano di protezione civile sul territorio e per il compito prezioso che svolgono insieme alle istituzioni. Il senso di questa esercitazione è quello di fare sistema con i cittadini, un sistema che a volte viene percepito distante dagli stessi cittadini, che devono invece diventare parte attiva nel caso si verifichino fenomeni avversi, dovuti a eventi sismici o agli effetti dei cambiamenti climatici”.
“Sono molto felice che il Governo e il Dipartimento della Protezione Civile nazionale – ha sostenuto ancora Occhiuto – abbiano voluto scegliere quest’area per un’esercitazione nazionale, a dimostrazione del fatto che c’è grande attenzione della Protezione Civile verso i presidenti di Regione”.
“Sisma dello Stretto 2022” – PROGRAMMA
Il 4 novembre è la giornata in cui si verifica l’evento sismico ed è quindi dedicata all’attivazione dei Centri di coordinamento locali e nazionali e allo svolgimento dei primi scenari operativi locali gestiti dal livello territoriale, con le proprie risorse.
• Ore 10:00 l’Ingv comunica l’evento sismico al Dipartimento della protezione civile; a seguire il SiAM dirama l’allerta maremoto e il Dipartimento invia il messaggio IT-alert. Vengono avviate le attività locali
• Ore 11:00 Si riunisce il Comitato Operativo della protezione civile
• Ore 16:00 Viene istituita la DICOMAC-Direzione di Comando e Controllo a Reggio Calabria e vengono avviate le attività
• Ore 20:00 Si chiudono le attività della prima giornata
Il 5 novembre è la giornata dedicata allo svolgimento degli scenari operativi “nazionali” nelle Province di Reggio Calabria e di Messina. La DICOMAC continua a svolgere le attività di coordinamento sul territorio.
• Ore 8:00 Iniziano le attività in DICOMAC
Durante la giornata, si svolgono le attività in DICOMAC e gli scenari operativi
• Ore 20:00 Si chiudono le attività in DICOMAC
Il 6 novembre è dedicato alle attività di debriefing.
• Ore 9:00 Inizia il debriefing
• Ore 12:00 Terminano le attività



Social