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Al via audizioni in commissione per riordino enti
REGGIO CALABRIA – Le audizioni sul progetto di legge di riforma e riordino degli enti regionali n. 411/9^, di iniziativa della Giunta, sono iniziate. Tutto
illustrato oggi dal Sottosegratario alle Riforme e alla Semplificazione Amministrativa, Alberto Sarra nella seduta della Commissione “Affari istituzionali, affari generali, riforme e decentramento”, presieduta dal consigliere Giuseppe Caputo che e’ anche relatore del testo. Il progetto normativo che individua sei macroaree, prevede una riorganizzazione complessiva mediante l’istituzione, la fusione, l’accorpamento e la soppressione degli enti, delle aziende e delle agenzie regionali, delle fondazioni, delle societa’ e dei consorzi comunque denominati, nell’ottica – ha spiegato Sarra – di una “maggiore integrazione tra l’attivita’ regionale e quella delle autonomie locali e per il perseguimento degli obiettivi di economicita’, efficacia, efficienza dell’azione amministrativa e di risparmio secondo quelli che sono anche i dettami della Spending Review”.
Un obiettivo, quest’ultimo, che si vuole raggiungere “soprattutto grazie all’accorpamento in una unica agenzia o azienda”, degli enti che si occupano della stessa materia. In questa cromice si pongono le unificazioni dei Consorzi Asi (Consorzi per le Aree di sviluppo industriale) in un unico consorzio denominato “Consorzio regionale per lo sviluppo delle attivita’ produttive” e dei Parchi marini che confluiranno nel “Parco Marino dei due Mari”. “Ad esclusione del settore sanita’”-dice Sarra- ” i settori individuati e per i quali sono previste nuove istituzioni, fusioni, accorpamenti e soppressioni di enti, aziende, fondazioni, agenzie, societa’ e consorzi, sono quelli delle politiche sociali e del lavoro, dei servizi e dell’assistenza finanziaria e servizi reali alle imprese, della gestione del patrimonio immobiliare regionale, della cultura, del turismo, dell’agricoltura, della montagna e delle foreste. Si tratta di una riforma che produrra’ non soltanto benefici economici consistenti nel quadro della Spending Review che si prefigge anche e soprattutto di migliorare l’offerta di servizi al cittadino”.



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