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Ospedali dello Ionio cosentino al collasso. Oncologia? Non ci sono posti
ROSSANO – Circa duecento posti letto in meno. La Procura apre un’indagine. La drammatica situazione della sanità dello costa ionica cosentina testimoniata dai documenti divulgati
dall’onorevole Guccione e Franco Laratta che evidenziano una carenza di servizi e un sovraffollamento dei nosocomi di Rossano, Corigliano e Castrovillari rischia di mandare in tilt l’intero sistema sanitario cosentino. Un collasso preannunciato e sempre più vicino. La decisione di chiudere l’Unità Operativa di Rianimazione dell’ospedale di Rossano, portata alla luce dalla CGIL Medici del comprensorio Pollino-Sibaritide-Tirreno, potrebbe far precipitare gli eventi. I medici denunciano attraverso il sindacato “il perdurare della grave carenza di personale e del mancato rinnovo di apparecchiature vetuste”, poi un affondo sul pronto soccorso di Rossano definito strutturalmente deficitario “per la mancanza di posti letto nei reparti è cronicamente intasato da pazienti che necessitano di ricoveri”. A portare all’attenzione della Procura di Rossano tale realtà le denunce depositate presso le procure di Castrovillari e Rossano da parte dell’onorevole Guccione e Franco Laratta. Nonostante ciò l’universo sanitario dello Ionio cosentino tende a scivolare verso il baratro: “negli ospedali di Rossano e Corigliano mancano, rispetto al previsto, 97 posti letto. Per cui la situazione dei ricoveri è del tutto fuori controllo, – tuonano gli onorevoli – mentre i pronto soccorso non riescono più a trasferire nei reparti i pazienti che necessitano di ricovero. A Castrovillari i posti mancanti in organico sono 106. La chiusura del reparto di rianimazione del reparto di Rossano porterebbe alla paralisi della struttura ospedaliera, con gravi ripercussioni gestionali ed organizzative per gli altri ospedali. Rispetto a quanto da noi denunciato, cinque mesi fa, alla Procura di Rossano la situazione è peggiorata ma siamo certi che gli inquirenti sapranno conseguenzialmente valutare rischi e responsabilità”. Il raffronto tra i posti letto disponibili e i posti letto assegnati nei nosocomi di Corigliano e Rossano rivela numeri agghiaccianti. Qualche esempio? Si parte dal reparto di oncologia di Rossano, non vi sono posti attivi, ma tra i corridoi e salette sono stipati ben 10 pazienti. Psichiatria a Corigliano presenta dati di un sovraffollamento al 100% della capacità, il reparto infatti ospita il doppio dei pazienti rispetto alla propria capienza. Nessun occhio di riguardo neanche per i minori dove in pediatria, a Corigliano, 20 bambini dividono la propria convalescenza in una satruttura che potrebbe ospitarne al massimo 15. La scandalosa realtà dell’Unità di Rianimazione di Rossano sintetizza il tutto: 10 degenti per 4 posti letto.



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