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Nuovi ospedali, l’affondo di Guccione: “Giunta regionale incapace”

Calabria

Nuovi ospedali, l’affondo di Guccione: “Giunta regionale incapace”

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Guccione Oliverio Ciconte

Il consigliere regionale del Pd: “Con la sua inerzia e il suo silenzio assordante la Giunta rischia di non avviare la fase di realizzazione dei nuovi ospedali di Vibo Valentia, della Sibaritide e della Piana di Gioia Tauro”.
 

REGGIO CALABRIA – Carlo Guccione torna ad occuparsi della questione nuovi ospedali, attaccando duramente la giunta regionale che definisce incapace. “Con la sua inerzia e il suo silenzio assordante – afferma il consigliere regionale del Pd – rischia di non avviare la fase di realizzazione dei nuovi ospedali di Vibo Valentia, della Sibaritide e della Piana di Gioia Tauro. Solo un intervento del Governo nazionale può modificare uno stato delle cose patologico e sotto gli occhi di tutti”.

 

Per Guccione, tutto quello che è riuscito a fare la Giunta da un anno e mezzo a questa parte quando era stato approvato all’unanimità, all’interno della Commissione Sanità in Consiglio regionale, un atto di indirizzo per la nascita di una task in grado di accelerare tutte le procedure necessarie per eliminare gli ostacoli che impediscono l’apertura dei cantieri dei tre nuovi ospedali calabresi, è stato organizzare un incontro a Roma (definito dal consigliere regionale farlocco) con i vertici commissariali di Tecnis. Un incontro che, sottolinea Guccione, “non ha prodotto nulla e nel frattempo la società è stato oggetto di un provvedimento della magistratura. Sono stati stipulati i contratti, però nessun cantiere ha aperto i battenti. Le somme stanziate corrispondono a 438 milioni di euro (ex art. 20) rispetto a 1.120 posti letto complessivi per acuti da realizzarsi in project financing. I lavori per la costruzione degli ospedali della Sibaritide e della Piana di Gioia Tauro sono stati appaltati all’impresa Tecnis che ora, per i suoi problemi giudiziari, non è in grado di affrontare la loro realizzazione. Quello di Vibo Valentia è fermo al palo. I lavori non possono iniziare se non si trovano 3 milioni di euro per la sistemazione della mitigazione del rischio idrogeologico dell’area dove dovrà sorgere il nuovo presidio ospedaliero. Ora il rischio concreto è che il tutto finisca con lunghi contenziosi fra Regione e imprese e le risorse destinate alla costruzione finiscano per spese legali e risarcimenti”.

 

Guccione: “I calabresi non possono più sopportare questa situazione”

“Non è pensabile – conclude Guccione – che i calabresi possano sopportare tale situazione paradossale in cui le risorse sono immediatamente disponibili per realizzare infrastrutture sanitarie moderne in grado di creare lavoro e buona sanità e non vederle mai nascere e contribuire all’innalzamento dei Livelli essenziali di assistenza”.

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