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Processo ‘Aemilia’, cartello contro processo vicino al Tribunale
I carabinieri di Reggio Emilia, sede del procedimento, hanno avviato le indagini.
REGGIO EMILIA – Un fatto inquietante si è verificato ieri sera in un luogo poco distante dal tribunale di Reggio Emilia, sede del processo ‘Aemilia‘ contro la cosca Grande Aracri di Cutro operante dal 2004 con base a Reggio Emilia. Sono infatti in corso accertamenti su sette pagine scritte a mano, affisse su un cartello giallo con scritto in rosso “Appello a tutto il popolo italiano” contro il processo. Sui fogli a quadretti, riempiti in un italiano stentato e sgrammaticato, ci sono riferimenti di vario tipo: dalla ‘ndrangheta, al terrorismo islamico. Sostanzialmente si dice che i reggiani vogliono mandare via i calabresi perché adesso hanno stretto un patto con gli islamici. Si fanno anche riferimenti ad alcune persone, come il dirigente del carcere di Reggio Emilia, alcuni avvocati, assistenti sociali e un parroco.
Negli scritti, si propone una protesta per fermare la Via Emilia, l’Autostrada del Sole e la ferrovia e ci sono anche molti riferimenti critici all’Isis e al Califfato. A conclusione delle sette pagine c’è un’immagine di Cristo con scritto di fianco “Onore al nostro credo”. Il cartello è stato sequestrato dai carabinieri che stanno svolgendo accertamenti. Nell’udienza di mercoledì, un imputato aveva già fatto riferimento al terrorismo di matrice islamica. La Procura Distrettuale Antimafia è stata informata e ora l’obiettivo è quello di capire chi sia l’autore per valutare la natura di quelle pagine: se si tratti di farneticazioni oppure se quelle pagine vadano prese più sul serio. Sta di fatto che il contenuto non è minaccioso, né diffamatorio, ma gli inquirenti lo stanno analizzando per capire se vi siano messaggi ulteriori.



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