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Pubblico impiego e sanità, il 3 maggio sciopero generale e corteo a Catanzaro

Calabria

Pubblico impiego e sanità, il 3 maggio sciopero generale e corteo a Catanzaro

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“E’ stato proclamato, con comunicazione alla Commissione di garanzia di Roma, dopo un confronto vivace, serrato ed a tratti nervoso svoltosi nella Prefettura di Catanzaro, lo sciopero dei lavoratori del pubblico impiego e della sanità privata della Calabria”.

 

CATANZARO – I sindacati Funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato la giornata di mobilitazione per il prossimo 3 maggio alla quale sono attese migliaia di persone nel capoluogo, sede scelta per la manifestazione regionale. Un fatto storico in regione per i lavoratori del pubblico impiego. “E’ la prima volta infatti che i dipendenti pubblici, della sanità privata e i precari da ogni angolo della Calabria, raggiungeranno il capoluogo per protestare e a gran voce contro politiche, locali e nazionali, che stanno affossando il pubblico impiego, dalla sanità ai servizi, precarizzando sempre di più il lavoro, con i ricadute negative e a macchia d’olio sui servizi e sulla vita di ogni cittadino calabrese”.

Dopo l’incontro nella Prefettura di Catanzaro è “fallito il tentativo di conciliazione tra tutte le organizzazioni sindacali del pubblico impiego calabrese e il commissario per il Piano di rientro della sanità Massimo Scura. Il tavolo era presieduto dal prefetto di Catanzaro, Luisa Latella. Si è registrata l’assenza del presidente della Regione, Mario Oliverio, chiamato come parte in causa soprattutto per quanto riguarda la riforma degli assetti istituzionali (Province e Comuni) e l’assenza di Anci e di Upi, che pure erano stati invitati al confronto, e si è andati, dopo un lungo intervento del commissario Scura, in netto contrasto con le organizzazioni sindacali sulla gestione della sanità regionale, alla proclamazione dello sciopero unitario di tutte le sigle sindacali del lavoro pubblico in Calabria”.

Lo sciopero sarà incentrato anche e soprattutto sul mancato rinnovo del contratto nazionale di lavoro nel pubblico impiego. “Mancato rinnovo che tradotto – afferma il segretario generale della Fp-Cgil della Calabria, Alfredo Iorno – significa, tra le altre cose, un risparmio dello Stato negli ultimi anni di ben 21 miliardi, tutto sulla pelle dei dipendenti pubblici qualcosa come sette finanziarie, per intenderci”. E’ dal 2009 che i lavoratori pubblici aspettano il rinnovo del contratto e lo sblocco del turnover”.

A Catanzaro, in piazza Prefettura, il 3 maggio – si aggiunge nella nota – i lavoratori, in un lungo corteo, chiederanno a gran voce di difendere i servizi che la pubblica amministrazione eroga”, “mentre in Calabria si assiste alla chiusura dei tribunali – sostiene la segretaria della Uil-Pa della Calabria, Loredana Laria – ed al problema delle Corti d’appello che hanno perso il 40 per cento del personale, magistrati ma anche amministrativi e personale di cancelleria”. “C’é poi da tenere conto – dice da parte sua Antonio Bevacqua, segretario generale della Cisl Fp Calabria – la chiusura di ben 11 uffici dell’Agenzia delle entrate, di 11 uffici di giudici di pace, la paventata chiusura delle Camere di commercio, la gravissima vertenza delle Province calabresi e dei loro dipendenti”.

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