Donna e bambino aggrediti nel piazzale dell’autostazione di Cosenza

Ventinovenne cosentino denunciato per stalking.

COSENZA – Ordinanza di custodia cautelare a carico di un ventinovenne cosentino. M.A. è stato arrestato oggi con l’accusa di aver reiterato nel tempo azioni violente contro la convivente ucraina trentenne. Oltre alla donna nel corso delle ripetute aggressioni il giovane avrebbe ferito anche il figlio di dieci anni. Le azioni di violenza fisica e morale sarebbero iniziate nel mese di gennaio per proseguire ininterrottamente fino all’8 giugno. Quel giorno gli agenti della Questura di Cosenza, a seguito di una segnalazione pervenuta al 113, sono intervenuti nel piazzale delle Autolinee dove era stata segnalata un’aggressione nei confronti di una donna e di un bambino, ad opera di un uomo. La pattuglia accorsa sul posto ha trovato al trentenne in evidente stato di agitazione la quale riferiva di essere stata aggredita insieme al figlio minore dal convivente, al quale già da tempo, aveva comunicato l’intenzione di interrompere la loro relazione sentimentale.

M.A. con diversi calci, pugni e schiaffi aveva colpito la malcapitata e, cosa ancor più grave, aveva aggredito anche il minore, che aveva cercato di proteggere la mamma. Il bambino era stato scaraventato a terra con uno schiaffo dal ventinovenne che dopo averlo fatto cadere a terra lo ha continuato a colpire con calci all’addome ed alla testa. Per sfuggire all’ira del compagno, la donna avrebbe trovato rifugio all’interno della biglietteria dove un uomo resosi conto di quanto stesse accadendo ha immediatamente allertato il 113. M. A. nel frattempo avrebbe tentato di far perdere le sue tracce allontanandosi. Minacciata più volte di morte la donna ha sporto denuncia riferendo una serie di analoghi episodi di violenza subiti. La denuncia della donna e le incisive indagini degli uomini della Polizia di Stato hanno consentito di accertare la pericolosità delle condotte di M.A. nei confronti della convivente determinando l’emissione, da parte del GIP, del divieto di avvicinamento all’abitazione e ai luoghi frequentati dalla donna.