Rovito, c.da Venneri: discarica a cielo aperto

Abbandono illecito di rifiuti e precaria situazione igienico-sanitaria è quanto denuncia il Consigliere Manuela Spadafora

ROVITO (CS) – Il consigliere comunale di Rovito Manuela Spadafora, esprime la sua preoccupazione in merito alla situazione che da più tempo persiste sulla c.da Venneri del Comune di Cosenza, al limite del confine con il vicino comune di Rovito.

«Purtroppo il sito indicato, una strada a prevalenza percorrenza a scorrimento semi-veloce, è diventato il luogo preferito di abbandono di rifiuti solidi urbani, il quali accumulandosi e finendo rovinosamente all’interno delle cunette che costeggiano la strada, costituiscono anche un pericolo in divenire per la viabilità, durante questa stagione di forti piogge e di maltempo intenso – ha dichiarato Spadafora – .

Sono diverse le azioni di prevenzione e contrasto del fenomeno dell’abbandono dei rifiuti messe in campo, già da tempo, dai comuni interessati, ma purtroppo, la situazione non accenna a risolversi. Nonostante le continue bonifiche, sempre più spesso avvengono gli abbandoni, anche di rifiuti ingombranti o pericolosi, da parte di cittadini incuranti delle buone pratiche e delle regole del vivere civile.

Il consigliere Manuela Spadafora

Il consigliere Manuela Spadafora si manifesta consapevole che l’introduzione da parte dei comuni della raccolta differenziata, ha provocato un incremento di questi abbandoni illeciti, fenomeno provocato anche dalla “migrazione” dei rifiuti dai cittadini dei comuni limitrofi che percorrono la strada in oggetto, pertanto si tratta di un problema – ha sottolineato il consigliere – difficile da estirpare e costoso da gestire, se non nel lungo periodo attraverso percorsi di educazione alla cittadinanza e soprattutto alle nuove generazioni.

Tuttavia auspica l’amministrazione comunale di Cosenza  – conclude Spadafora -, che si possa intervenire celermente con l’ennesima attività di bonifica, al fine di ripristinare lo stato naturale dei luoghi ed eliminare i cumuli di rifiuti».