Calabria
Sanità, Oliverio “problemi dovuti al commissariamento. Lo dico in solitudine da anni “
Il presidente della regione è tornato a parlare della difficile condizione della sanità calabrese “è una situazione grave. Ma la sanità è gestita dal Governo dal 2010 attraverso i commissari che ha nominato”
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CATANZARO – “La regione è stata espropriata dei propri poteri dal 2010 e i problemi della sanità calabrese si sono accumulati nel corso di anni di continui commissariamenti e sono molto seri“. Il presidente della regione Mario Oliverio è tornato a parlare della perdurante situazione di difficoltà della sanità calabrese, a margine di una conferenza stampa in cui è stato presentato un piano in vista della sottoscrizione di un accordo quadro per la costruzione di alcuni ospedali. “Qui la sanità è stata gestita dal Governo dal 2010 ad oggi attraverso i commissari che ha nominato. Il problema è che Roma governa la sanità espropriando il potere della Regione. Io sto sollevando questi problemi da anni, in solitudine. Nella sanità le cose non vanno bene perché c’è una gestione che non va bene e questa gestione è in capo al Governo nazionale“.
Anche in Calabria eccellenze come al nord
“La sanità positiva sono i nuovi ospedali – ha aggiunto Oliverio – i servizi riqualificati, quelli sui territori, avere la possibilità di trovare risposte senza andare fuori dalla Calabria, non aspettare lunghe liste di attesa per determinati servizi. Per fortuna in Calabria ci sono anche le eccellenze che non hanno nulla da invidiare alle realtà più avanzate del Paese, che non sono di sistema, e costituiscono l’esempio di quello che si può fare più complessivamente. In Calabria si può fare, basta che ci consentano di farlo. Fin’ora purtroppo i governi che si sono succeduto dal 2010 non ci hanno permesso di falo. Non è un problema di rapporti con i commissari, io parlo dell’istituto del commissariamento. Con il commissario Cotticelli non ho nessun problema ed ho un rapporto positivo visto che è arrivato da 2 mesi. Come lui anche gli altri che lo hanno preceduto sono persone perbene a livello personale niente da dire. Questa non è una valutazione solo mia perché è anche della Conferenza Stato-Regioni. Proprio ieri c’è stata una riunione a Roma e le regioni hanno ribadito questo concetto, cioè che laddove ci sono problemi non si tratta di espropriare le regioni dei poteri attraverso i commissari ma si tratta di aiutarle accompagnandole a superare le difficoltà. Questa non è la linea Oliverio ma quello che dicono tutte le regioni indipendentemente dal colore politico di chi le governa“.
L’Asp di Reggio? I commissari dovevano vigilare
“devo leggere le motivazioni e approfondirle per bene. Naturalmente lo farò perché l’Asp è stata sciolta per infiltrazioni mafiose e non è la prima volta. Nel corso degli ultimi 20 anni è ricorrente quest’azione. Vanne lette e anche qui vanno prese delle misure. Anche qui la gestione commissariale aveva il compito di affrontare determinate questioni. Nel decreto di nomina dei precedenti commissari (così come in quello di ora) sono elencati 16 punti, tra i quali ce n’è uno che i commissari avrebbero dovuto adempiere e che riguardava appunto l’esposizione debitoria dell’Asp di Reggio Calabria. Bisogna capire come è stata fatta e per questo voglio leggere”.



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