Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Rende, dal 1 settembre “plastic free”. Vietato commercializzare materiale monouso in plastica

Rende

Rende, dal 1 settembre “plastic free”. Vietato commercializzare materiale monouso in plastica

Pubblicato

il

Plastic free 1

L’Amministrazione Comunale, anticipando l’entrata in vigore della normativa Europea, mette al bando qualsiasi materiale monouso in plastica ed altro materiale non biodegradabile. Agli esercizi commerciali viene data la possibilità di utilizzare eventuali scorte fino al 1 ottobre

.

RENDE – Dal 1 settembre 2019 l’amministrazione comunale di Rende aderisce alla campagna PlasicFree a seguito dell’approvazione, da parte del Parlamento Europeo, del divieto di utilizzare oggetti in plastica mono uso a partire dal 2021. “Abbiamo aderito con grande entusiasmo alla campagna, anticipando pure l’indicazione del Parlamento Europeo sul divieto di utilizzare oggetti in plastica monouso, che sarà in vigore, su tutto il territorio continentale a partire dal 2021 – ha dichiarato il Sindaco Marcello Manna – e lo abbiamo fatto perché la tutela e salvaguardia dell’ambiente è un impegno preso con le generazioni future“.

La direttiva sulla plastica monouso si basa sulla legislazione dell’UE già esistente in materia di rifiuti ma si spinge oltre, stabilendo norme più severe per i tipi di prodotti e di imballaggi che rientrano tra i dieci prodotti inquinanti. Le nuove norme, approvate il 27 marzo, vietano l’utilizzo di determinati prodotti in plastica usa e getta per i quali esistono alternative, introducendo misure specifiche per ridurre l’uso dei prodotti in plastica maggiormente dispersi nell’ambiente.

I prodotti in plastica monouso sono composti interamente o in parte di materiale plastico e sono in genere destinati a essere utilizzati una sola volta o per un breve periodo di tempo prima di essere gettati via. Uno dei principali obiettivi della direttiva è ridurre la quantità di rifiuti di plastica che creiamo. Con le nuove norme, piatti, posate, cannucce, palloncini e bastoncini cotonati in plastica monouso, ad esempio, saranno vietati entro il 2021. Gli Stati membri, inoltre, si impegnati a raggiungere il 90% della raccolta delle bottiglie di plastica entro il 2029. Bottiglie che dovranno avere un contenuto riciclato di almeno il 25% entro il 2025 e di almeno il 30% entro il 2030.

Plastic free2

L’ordinanza del Comune, i divieti e le sanzioni

Con quest’ordinanza l’amministrazione comunale anticipa l’entrata in vigore della normativa e si prefigge di ridurre drasticamente la produzione di rifiuti. Sarà consentito esclusivamente, per i successivi 30 giorni a decorrere dall’entrata in vigore dell’ordinanza (quindi fino a 1 ottobre 2019), l’utilizzo delle eventuali scorte.

Agli esercenti di generi alimentari e ogni altro esercizio e centro abilitato alla vendita in tutto il territorio comunale è fatto esplicito divieto di commercializzare qualsiasi materiale monouso in plastica ed altro materiale che non sia biodegradabile. Dovranno essere utilizzati sacchetti biodegradabili e compostabili (ad esempio materiale bioplastici di origine vegetale, cellulosa, carta, tela o fibre naturali).

In particolare:

I titolari che esercitano l’attività di somministrazione di alimenti e bevande (ristoranti, bar, pizzerie, paninerie, pub, take away e chioschi) potranno distribuire agli acquirenti esclusivamente posate, piatti, bicchieri, cannucce, palette di gelati, di frullati, granite e mescolatori di bevande monouso in materiale biodegradabile e compostabile.

Agli esercenti dei generi alimentari (supermercati,botteghe e salumerie e ogni altro esercizio abilitato alla vendita di stoviglie per alimenti) sarò vietato vendere qualsiasi materiale monouso in plastica o non biodegradabile

In occasione di feste, mercatini, sagre, eventi sportivi e concerti è vietato a commercianti, associazioni ed enti di commercializzare e/o distribuire materiale di plastica monouso non biodegradabile e compostabile.

La violazione dell’ordinanza comporterà una sanzione amministrativa pecuniaria che potrà variare da 25 euro a 500 euro.

Pubblicità
Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA