Calabria
Sanità, la protesta degli idonei al concorso “la legge salva precari è incostituzionale”
La dura protesta degli idonei alle graduatorie aventi diritto e vincitori di concorso questa mattina alla cittadella regionale”protestiamo con forza perché siamo idonei e vincitori di un concorso che va subito sbloccato. La legge salva precari è incostituzionale. Pronti ad adire le vie legali”
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CATANZARO – Da una parte gli Oss della Coopservice/Multiservice dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza che da giorni lottano e protestano contro il licenziamento collettivo, dall’altra gli idonei alla graduatorie aventi diritto che hanno superato un concorso pubblico e chiedono l’immediata prosecuzione delle procedure di concorso e la cancellazione della legge regionale salva-precari, giudicata incostituzionale e che verrà discussa oggi in Consiglio a Reggio Calabria. “Oggi siamo qui alla cittadella per gridare quello che è un nostro diritto. Ma saremo tutti a Reggio Calabria contro una legge, quella dei salva-precari, che non sono è illegale ma è anticostituzionale, perchè superati i 48 mesi il tempo determinato non si può più prorogare. E non lo diciamo noi ma la Corte Costituzionale che nei giorni scorsi ha bocciato un altro provvedimento simile in Basilicata“.
Un vero e proprio pasticcio che ha portato questa mattina alla protesta di decine di persone arrivati alla cittadella regionale con striscioni e cartelli e pronti ad adire le vie legali per tutelare sotto ogni profilo la loro posizione. Protestano contro quello che definiscono un precariato legalizzato, voluto da una parte della politica calabrese con una “scellerata campagna mediatica” e caldeggiata da sindacalisti di ogni sigla inspiegabilmente convinti di poter fare con la sanità pubblica il buono e il cattivo tempo e culminata con la proposta di legge salva-precari approvata dalla commissione regionale nei giorni scorsi.
Ci sono tre graduatorie OSS approvate, no a proposta di legge
Cosi accade che, ad esempio, con tre graduatorie Oss gia approvate e un concorso in via di espletamento, un esercito di idonei si sia costretti a guardare mentre si calpesta la costituzione si avanzano proposte di legge a tutela del lavoratori precari in vista di una fantomatica stabilizzazione. Accade – scrivono gli idonei – che nonostante lo sblocco delle assunzioni le graduatorie siano ferme da mesi, che ci si faccia beffa della legge sul pubblico impiego, delle diffide, delle legittime istanze di chi ha investito tutto il proprio futuro su quel numero in graduatoria, guadagnandoselo con fatica e per merito riponendo fiducia nella giustizia e nei diritti garantiti dalla costituzione. I dirigenti biologi presenti nella graduatoria crotonese da aprile sono costretti, loro malgrado, a cedere al compromesso dei contratti a tempo determinato, gli oltre 200 infermieri della graduatoria di Cosenza in attesa di chiamata da dicembre 2018, quelli della graduatoria del Pugliese Ciaccio di cui solo la metà in servizio, gli Oss delle graduatorie di Reggio Calabria in attesa da 2 anni, i 173 del Pugliese Ciaccio e gli oltre 200 di Vibo Valentia che hanno creduto alle parole che lo stesso commissario ad acta Cotticelli lo scorso 8 maggio aveva sottoscritto e decretando la necessità di scorrere le graduatorie in ordine cronologico e precludendo peraltro la possibilità alle AO di indire nuove procedure concorsuali fino al loro totale smaltimento.
Questa non è una guerra tra poveri, ci tengono a ribadire, questa è una guerra tra la legge italiana e la politica calabrese!





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