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Rifiuti tossici nelle navi affondate in Calabria. Un milione di euro per indagare

Calabria

Rifiuti tossici nelle navi affondate in Calabria. Un milione di euro per indagare

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Navi a perdere De grazia

Sulle “navi a perdere” si continuerà ad indagare. A darne notizia il ministro dell’Ambiente Sergio Costa che annuncia “sarà insignito della medaglia d’oro il capitano Natale De Grazia che ha dedicato la sua vita per una causa come la tutela dell’ambiente in Calabria”

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COSENZA – “Ho stanziato, attraverso la direzione Mare istituita all’inizio di quest’anno al ministero, un milione di euro per nuove indagini tecniche su queste aree di mare” attorno alla Calabria e sulle “navi a perdere” con rifiuti tossici. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente Sergio Costa rispondendo ad una interrogazione della deputata Leu Rossella Muroni nel Question time alla Camera sul traffico illecito di rifiuti radioattivi e tossici nelle acque del Mediterraneo attorno alla Calabria in cui si è richiamata la morte del capitano Natale De Grazia che “ha aperto un cono di indagine” su quei fenomeni.

Oltre all’aspetto tecnico, il ministro ha detto di aver proposto “per il ricordo della persona De Grazia, servitore
dello Stato, la medaglia d’oro ambientale a colui che ha servito lo Stato e dedicato la vita alla tutela dell’ambiente” h
o attivato la procedura affinché il Capitano Natale De Grazia venga insignito con la benemerenza più alta della Repubblica italiana, per il suo impareggiabile impegno come servitore dello Stato e per aver dedicato la sua vita fino in fondo per una causa come la tutela dell’ambiente. Con le sue inchieste sul traffico dei rifiuti e sulle navi a perdere in Calabria ha aperto un cono di indagini su una questione estremamente delicata – ha detto Costa -. Sorgono ancora dubbi sulla sua scomparsa e su questo bisogna fare chiarezza. Alla luce delle sue indagini e per farne delle nuove, per capire tecnicamente che cosa c’è effettivamente in quelle aree e che cosa è accaduto, ho stanziato 1 milione di euro, messo a disposizione dalla nuova Direzione generale mare del ministero dell’Ambiente. Il ricordo e la commemorazione hanno bisogno anche della verità”.

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La morte misteriosa del capitano

Ufficiale di 38 anni e capitano di fregata, lavorava nel pool investigativo della Procura di Reggio per un’inchiesta sul traffico di rifiuti tossici con il magistrato Francesco Neri . Il capitano Natale De Grazia era sulle tracce delle navi dei veleni (circa 180) che venivano utilizzate per inabissare sostanze tossiche ed era arrivato a scoprire qualcosa quando morì misteriosamente il 12 dicembre del 1995 mentre si stava recando a La Spezia per effettuare una una serie di approfondimenti sulla nave Latvia, incontrando anche alcune fonti “riservate”. Viaggiava in auto sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria quando, all’altezza di Nocera, dopo aver sostato e mangiato all’autogrill, morì all’improvviso probabilmente avvelenato. La Procura di Nocera archiviò il caso nel 1996 stabilendo che la morte fu per cause naturali. Solo nel 2012 le conclusioni della Commissione parlamentare d’Inchiesta sui rifiuti rese note nel febbraio 2013 i risultati dell’autopsia che parlarono di decesso “dovuto a causa tossica”.

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