Cosenza
Emergenza coronavirus, droni per controllare i cosentini
L’iniziativa di un imprenditore locale che mette a disposizione dei Comuni di Cosenza e Rende i propri droni per effettuare i controlli del territorio
COSENZA – Considerato che il numero dei trasgressori è maggiore dei contagiati e che tanti cittadini sembrano non capire l’importanza di restare a casa, nonostante si tratti di un obbligo imposto da un decreto della Presidenza del Consiglio, un imprenditore locale ha pensato bene di mettere a disposizione i propri droni per avviare un sistema di controllo del territorio, al fine di scongiurare assembramenti nei luoghi pubblici e la diffusione del coronavirus. Nel mirino, dunque, i trasgressori delle disposizioni contro il Covid 19, che forse, sapendo dell’utilizzo anche di sofisticate apparecchiature, prenderanno più seriamente in considerazione la necessità di non uscire se non per motivi realmente urgenti e contingenti.
Maurizio Granato, titolare della FlyDrone, ha inviato una mail certificata al prefetto di Cosenza Cinzia Guercio e ai sindaci Mario Occhiuto e Marcello Manna, per offrire gratuitamente i droni di sua proprietà in modo da avviare il servizio di controllo. “Abbiamo letto e appreso dalla stampa – ha dichiarato a QuiCosenza Maurizio Granato – che tanti cittadini continuano ad uscire nonostante le restrizioni. Samo perfettamente consci del fatto che questa situazione non piace a nessuno di noi, ma dobbiamo farlo se vogliamo superare questo difficile momento. Quindi, abbiamo pensato di mettere a disposizione i nostri droni, gratuitamente, per intraprendere un’ulteriore azione di controllo, a completamento di quella che quotidianamente portano avanti le Forze dell’ordine e la Polizia municipale. Pensiamo che già sapere dell’esistenza di questi controlli attraverso i droni, potrebbe essere un deterrente e forse i cittadini comprenderanno che si tratta di tutelare un bene superiore che è la salute di tutti. Limitare oggi la nostra libertà è l’unica arma che abbiamo a disposizione per vincere questa guerra e presto tutto ritornerà alla normalità”.



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