Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Gestione migranti ad Amantea, Manoccio: “la colpa è del Decreto Salvini”

Provincia

Gestione migranti ad Amantea, Manoccio: “la colpa è del Decreto Salvini”

Pubblicato

il

Cas Amantea migranti 1

Il presidente dell’Associazione “don Vincenzo Matrangolo” Giovanni Manoccio interviene sulla vicenda dei migranti di Amantea: “sottovalutazione del caso e decadenza morale dell’essere umano dovuta alle paure di contaminazioni nell’era del Covid”

 

ACQUAFORMOSA (CS) – «La colpa dei fatti di Amantea è tutta da ascrivere ai “Decreti Sicurezza” meglio conosciuti come “Decreto Salvini”, i quali hanno smantellato il sistema pubblico dell’accoglienza i famosi progetti Sprar, a favore degli insediamenti dei Cas che si sviluppano in hotel, in caserme e ultimamente
nelle navi; quindi in un pazzesco assembramento di esseri umani e di operatori mandati come carne al macello».

E’ il commento di Giovanni Manoccio, presidente dell’Associazione di Amendolara che ogni anno organizza
Il Festival delle Migrazioni di Acquaformosa: «Non mi risulta che nei progetti ex Sprar (oggi Siproimi) ci siano stati casi di positività al Covid, nonostante la presenza di circa 28.000 ospiti nelle strutture che privilegiano l’accoglienza nelle civili abitazioni e che vengono seguite da equipe competenti e soprattutto monitorate da un
sistema di controlli sia qualitativi che economici».

«Nei Cas  – prosegue Manoccio – avviene il cosiddetto “assalto alla comitiva“; gente senza scrupoli si è inventata la competenza sull’accoglienza aprendo centri in tutto il territorio nazionale, privilegiando il “Business” alle buone pratiche. I decreti Salvini hanno accentuato tutto ciò, espellendo dal sistema pubblico i richiedenti asilo e concentrandoli nei Cas, oltre che a favorire un processo che porta i migranti sempre più a diventare uomini e donne senza diritti e quindi, nella terminologia attuale, clandestini».

giovanni manoccio1

Migranti e Covid, protesta esplosiva

«Ad Amantea si vedono i magnifici risultati di tutto ciò, ragazzi messi in strutture collettive senza mediatori,senza personale specializzato, ma ammassati e quindi potenzialmente infettivi. La risposta della gente di Amantea è stata quella della protesta, che diventa ribellione di fronte ad uno Stato che non riesce a gestire il problema, tanti altri focolai infettivi ci sono stati in questi giorni dalla Sardegna del “Billionaire” di Flavio Briatore alle fabbriche del nord-est, a sparute infezioni dovute ai ritorni dei nostri giovani da località europee. Certo che la protesta della paura dei migranti associata a quella del Covid è materia esplosiva, ma non ho visto nessuna protesta nei confronti di chi da almeno 7-8-anni continua in quell’Hotel a perpetrare solo politiche di esclusione civile e di affari“.

“I cittadini di Amantea dovrebbero richiedere un’inchiesta sulla gestione dell’hotel”

«Nel 2011 in un Consiglio Comunale presieduto dal compianto Sindaco di Amantea, Franco Tonnara, avevo denunciato la deriva dell’emergenza Nord-Africa, accusando i gestori dell’hotel Ninfa Marina di cattiva gestione, sono stato attenzionato dalla magistratura per le frasi riportate e registrate in quel Consiglio, non mi risulta che chi allora ed oggi dispone di quell’ hotel abbia avuto lo stesso trattamento. Oggi la popolazione di Amantea –  conclude – farebbe bene a richiedere un’inchiesta mirata ad evidenziare le tante opacità di questa vicenda fatta di interessi più o meno leciti, ma di solito si prendono le scorciatoie più semplici “ dagli all’untore sopratutto se migrante».

Pubblicità
Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA