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Finisce l’era Arcuri. Draghi nomina il generale Figliuolo nuovo commissario covid

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Finisce l’era Arcuri. Draghi nomina il generale Figliuolo nuovo commissario covid

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Domenico Arcuri

Finisce il lavoro del commissario straordinario Domenico Arcuri. Al suo posto Il premiere Draghi nomina il Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo. Esulta Salvini “missione compiuta”

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ROMA – Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha nominato il Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo nuovo Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19. “A Domenico Arcuri – si legge in uno nota di Palazzo Chigi – i ringraziamenti del governo per l’impegno e lo spirito di dedizione con cui ha svolto il compito a lui affidato in un momento di particolare emergenza per il Paese. Figliuolo vanta una grandissima esperienza ed è stato comandante del Contingente nazionale in Afghanistan, nell’ambito dell’operazione ISAF e come Comandante delle Forze NATO in Kosovodal 2014 al 2015.

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L’oramai ex commissario aveva avuto in colloquio con Draghi nel primo pomeriggio, visto che attorno alle 13.50 era arrivato in auto a Palazzo Chigi per poi uscire dopo una ventina di minuti. Arcuri, natio di Melito Porto Salvo, era stato nominato dall’esecutivo Conte 2 il 18 marzo 2020, nel pieno della prima ondata con il compito di occuparsi dell’approvvigionamento dei dispositivi di protezione (tra i quali le introvabili mascherine) e dell’implementazione delle terapie intensive e di tutte le apparecchiature, gestendo successivamente anche i famosi banchi a rotelle delle scuole e la campagna di vaccinazione. Solo nel 2020 ha firmato 34 ordinanze, dalla gestione dei dispositivi di protezione individuale all’acquisto di materiale ospedaliero, fino alle nomine dei delegati per l’attuazione dei piani regionali. Il nome di Arcuri resterà poi legato anche a due importanti progetti che hanno avuto qualche problematicità, come l’app Immuni e l’avvio delle Primule per le vaccinazioni. Nel primo caso il software è stato scaricato – ad oggi – da 10 milioni di italiani, permettendo di rintracciare appena 12.645 casi di positività. Nel secondo caso, quello delle strutture che dovrebbero accogliere la fase di vaccinazione di massa invece, il bando di gara è scaduto il 3 febbraio scorso ma non è stato ancora assegnato. “Sono onorato di aver potuto servire il mio Paese in una stagione così drammatica. E’ stato un anno straordinario e sono riconoscente a chi mi ha dato la possibilità di occuparmi della più grande emergenza che la storia recente ricordi”. Questo il secco commiato di Arcuri arrivato dopo giorni di silenzio forse dettato dalla consapevolezza che il suo ruolo si era esaurito.

Un addio da tempo ormai nell’aria, sollecitato a più riprese dai nuovi membri della maggioranza, da Renzi a Salvini, che oggi non nascondono la loro esultanza, e sul quale incombe l’ombra dell’inchiesta della Procura di Roma sugli affidamenti, per un valore complessivo di 1,25 miliardi di euro, effettuati a favore di tre consorzi cinesi per l’acquisito di oltre 800 milioni di mascherine. Il manager è iscritto nel registro degli indagati come atto dovuto ma i magistrati di piazzale Clodio ne hanno già sollecitato l’archiviazione al gip. Nelle carte dell’indagine gli inquirenti citano 1.280 contatti tra Arcuri e Mario Benotti, giornalista e figura cardine dell’inchiesta.

Ma più volte Arcuri è finito al centro delle polemiche per i ritardi e alcune anomalie nella gestione, finendo nel mirino di Salvini e della Meloni che a più riprese ne avevano chiesto la rimozione. “Bene ha fatto il presidente Draghi a rimuovere Domenico Arcuri da commissario straordinario per l’emergenza Covid-19. Come Fratelli d’Italia siamo stati tra i primi a chiedere di dare un netto segnale di discontinuità sulla pessima gestione del governo precedente” ha detto la leader di Fdi Giorgia Meloni che aggiunge “lo abbiamo detto chiaramente già durante le consultazioni, quando abbiamo consegnato al presidente Draghi un dossier con tutte le anomalie e zone d’ombra della gestione commissariale. Buon lavoro al generale Francesco Paolo Figliuolo per questo importante e delicato incarico. Le nostre idee, le nostre proposte e il nostro contributo in Parlamento sono a sua disposizione”.

“La scelta del Presidente Draghi di sostituire il commissario Arcuri con il generale Paolo Figliuolo, responsabile logistico dell’Esercito, va finalmente nella direzione che Italia Viva chiede da mesi. Bene! Servizi segreti, vaccini, Recovery plan: buon lavoro al Governo Draghi”. Così ha invece commentato la notizia della rimozione di Arcuri Matteo Renzi. Ad Arcuri è invece arrivato il ringraziamento da parte del Ministro della salute Roberto Speranza “in questi mesi così difficili ha servito il Paese con ogni energia, con passione e con disinteresse personale. Buon lavoro al generale Figliuolo”.

 

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