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Cosenza: il conservatorio cerca casa, servono strutture

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Cosenza: il conservatorio cerca casa, servono strutture

Il Conservatorio dal 2022 avrà un nuovo impianto strutturale dell’organico che consentirà una rimodulazione e riqualificazione di tutta l’Istituzione

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COSENZA – Come da decreto ministeriale il nuovo anno si caratterizzerà per un importante ampliamento dell’organico che sarà predisposto in ogni settore (didattico, amministrativo e personale ATA). “Ampliamento – dichiara il direttore, M° Francesco Perri – che vorrei definire storico perché, per la prima volta, con grande lungimiranza, è veramente inclusivo ed in cui la ripartizione, immediata, è stata pensata per proiettare ogni settore in una visione più moderna, più dinamica e con uno sguardo ad una futura concezione strategica che il nostro Conservatorio avrà negli anni”.

Finalmente è stato possibile realizzare una rimodulazione della pianta organica del Conservatorio utilizzando un sistema equitativo ma al tempo stesso pensando ad una relazione tra mondo didattico ed amministrativo come poli di interscambio e di collaborazione. Sulla didattica, il Conservatorio si doterà di un ampliamento di organico con 7 nuove docenze. L’intento, dopo un’attenta valutazione dello status quo, è la riduzione delle ingenti spese che da anni gravavano sulla didattica, spese ormai non più sostenibili.

Sull’amministrazione l’implementazione ed il potenziamento delle figure riguarderà l’organico Tecnico-Amministrativo per nuove 7 unità che, oltre agli uffici storici si consoliderà con nuove figure specifiche attraverso profili di collaboratori per il Patrimonio libraio / Biblioteca e mediateca, Fundraicing/ Internazionalizzazione, Digitalizzazione ed innovazione tecnologica, Area di Produzione e ricerca, Presidio qualità/valutazione e controllo gestione.

Infine, il personale Ata sarà dotato di un incremento di 3 nuovi coadiutori per una maggiore copertura di sorveglianza e pulizia delle strutture in essere. Con queste caratteristiche il conservatorio si proietta ad essere istituzione al passo con i tempi, concorrenziale, con competenze strategiche ed una visione di necessaria interazione tra mondo didattico-formativo-artistico e quello amministrativo; un conservatorio che sempre più necessita di sinergie e che non può più perdere occasioni di sviluppo e di confronto.

Spazi nuovi

“Ora – ribadisce il direttore Perri – serve trovare nuovi spazi adeguati che possano accogliere le tante e diverse tipologie di formazione e produzione che l’Istituzione cosentina possiede. Faccio appello, pertanto, alle forze politiche del territorio. Abbiamo bisogno di una sede che abbia capacità inclusive avendo 11 dipartimenti, 120 docenti in organico, altri 40 docenti fuori organico e più di 1000 studenti – musicisti. Il conservatorio è patrimonio di tutti e bisogna tenerne conto.” Attualmente il Conservatorio di Cosenza ha come sede il Convento di Santa Maria delle Grazie di Portapiana ed un primo piano presso la Casa della Musica.
Serve una risposta dalle forze politiche del territorio (Comune, Provincia e Regione, più volte attenzionate in questi mesi), per garantire al Conservatorio una possibilità di sviluppo concreta sul territorio affinché si possa veramente ridefinire una prospettiva importante per questa realtà musicale con un effettivo cambio di passo a lungo raggio, oltre che essere giusta e necessaria leva artistica per il territorio.

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