Calabria
Medici cubani in Calabria? “Non sono la soluzione: presto concorsi e più incentivi”
Così il presidente della Regione interpellato a Skytg24 sulla sanità calabrese. E aggiunge: “Chi critica perché non viene in Calabria a tenermi aperti gli ospedali?” – Fonte Video SkyTg24
CATANZARO – Il governatore della Calabria interviene a SkyTg24 interpellato sulla sanità in Calabria e sulla polemica, che va avanti ormai da mesi, sull‘assoldamento dei medici cubani negli ospedali calabresi. Roberto Occhiuto ribadisce, come già fatto in precedenza, ovvero “questa non è una soluzione. La soluzione è determinata dai concorsi: stiamo facendo un pacchetto di reclutamento che renda più attrattivo venire in Calabria. Questa è una risposta ad una emergenza temporanea. I medici cubani non ruberanno un solo posto di lavoro. A loro andranno 1.200 euro mensili così come l’alloggio qui in Calabria e i biglietti aerei per andare e venire da Cuba”. Occhiuto precisa che questa manovra è stata fatta “perché l’alternativa era quella di chiudere gli ospedali. Ho raccolto un sistema sanitario in macerie governato dal governo nazionale in quanto la sanità in Calabria è commissariata. Ho sperimentato l’unica soluzione possibile in un Paese dove è difficile reperire medici, sopratutto nella mia di Regione – incalza il presidente nell’intervista.
Medici cubani in Calabria “utilizzato quello che la legge mi consente”
Chi verificherà i curricola dei medici caraibici? “I titoli verranno verificati in nome di una norma nazionale creata in pandemia e per cui in fase di emergenza si poteva ricorrere a medici extracomunitari. In quel periodo le Regioni avevano la facoltà di valutare le competenze dei sanitari – precisa Occhiuto. Io ho utilizzato questa norma facendo tutto quello che la legge mi consente. Chi critica perché non viene in Calabria a tenermi aperti gli ospedali? Una vita salvata (anche da un medico cubano) vale più di mille polemiche”.
Cosa chiederà a questo Governo di cui Forza Italia farà parte? “Innanzitutto gli chiederò di non impugnare una legge che farò in Consiglio Regionale e che dispone sostanzialmente di dare 100 euro l’ora ai medici che stanno negli ospedali calabresi se vanno a lavorare nei pronto soccorsi anziché darli alle cooperative che in Calabria chiedono 150 euro l’ora mentre nel resto d’Italia chiedono 130 euro l’ora – precisa Occhiuto -. In Calabria un turno di lavoro di 8 ore costa 50mila euro al mese mentre un medico incardinato nel pubblico costa da 6mila a 7mila euro al mese. Se noi facciamo dimettere questo medico a causa delle condizioni di lavoro e di disagio che sussistono nei pronto soccorsi quest’ultimo va a lavorare nelle cooperative. Questo significa che togliamo 43mila euro alla cura dei cittadini ed è una cosa intollerabile”. Inoltre, aggiunge il governatore della Calabria, “chiederò al Governo di consentirci di poter pagare i medici e di poter dare degli incentivi alla carriera così come si fa con i magistrati perché la Calabria è aerea disagiata”.
Meloni-Berlusconi “sono convinto si risolverà tutto”
Pace fatta tra la leader di FdI, Giorgia Meloni e quello di FI, Silvio Berlusconi. Qualche ora prima il presidente della Regione Calabria aveva rassicurato con un “sono convinto che si risolverà tutto” sugli schermi di SkyTg24, riferendosi allo scontro tra Berlusconi e Giorgia Meloni. “Come accade sempre nel centrodestra, i problemi si risolvono e anche in fretta. Berlusconi lo sento spesso. Una scissione se non si trovasse un accordo? Non esiste proprio. Berlusconi è il padre del centrodestra e così si comporta. Pretende solo maggior rispetto”.



Social