Provincia
Simet, il dramma dei dipendenti licenziati: “Noi senza più un soldo in tasca, niente TFR”
“Nessuna risposta da Occhiuto. Abbiamo chiesto un incontro al Prefetto di Cosenza, lotteremo per i nostri diritti”, dice il portavoce Renna Elda
COSENZA – “Un folto gruppo di autisti licenziati dalla Simet S.p.A. sta facendo fronte comune per affrontare questa difficile situazione in cui sono stati catapultati”. Inizia così la nota di Renna Elda, portavoce del gruppo autisti Simet licenziati.
“Chiariamo diversi punti: in data 22 settembre 2022, attraverso l’unico sindacato, che era ed è rimasto, anche dopo i licenziamenti, accanto noi lavoratori (FAISA CISAL), abbiamo inviato una pec al presidente della Regione Occhiuto, in cui chiedevamo un tavolo per affrontare questa terribile situazione. Ad oggi nessuna risposta!!! Neanche i politici del territorio , ad eccezione di chi ha portato la questione nell’aula del Senato, ha mai dato seguito al loro impegno pubblico nei nostri confronti.
E non è finita qui, – prosegue Renna – oltre al danno anche la beffa: è arrivata Simet a mortificarci ancora di più ed a peggiorare la nostra difficilissima situazione, non pagandoci il TFR, di vitale importanza per noi che in questo momento, considerando che siamo rimasti senza stipendio e senza reddito. Tanti di noi versano in gravi difficoltà economiche, tanto da non riuscire a fare la spesa, piuttosto che pagare mutui, affitti, bollette. In una sola parola non riusciamo a far fronte alle esigenze primarie personali e delle nostre famiglie. Infatti la ditta, per la quale per tantissimi anni abbiamo lavorato con dedizione, professionalità e passione, ci ha liquidato solo il 30% dell’ultima busta paga, cioè una vera e propria elemosina. Esprimiamo anche rammarico per i nostri colleghi che attualmente sono in forza alla Simet S.p.A., perché si vedono riconosciuto anche loro solo il 30 % di ciò che dovrebbero percepire nelle buste paghe.




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