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Strumenti di trading: facciamo il punto sullo short selling
COSENZA – La maggior parte dei risparmiatori quando approccia i mercati finanziari, soprattutto se si tratta delle prime esperienze, si focalizza principalmente sugli asset da acquistare piuttosto che sulla definizione di una strategia adeguata al proprio profilo; non a caso accade spesso che a muovere l’operatività di un investitore siano sentimenti come l’avidità e la paura, e non la razionalità necessaria, per riuscire ad individuare le esigenze personali in base alle quali costruire una corretta pianificazione. Questa condizione è dettata da lacune che riguardano il livello di alfabetizzazione finanziaria del risparmiatore medio: ad esempio una delle convinzioni più errate riscontrabili in quest’ambito è rappresentata dall’idea che sia possibile generare un profitto esclusivamente se il valore di un asset oggetto di compravendita aumenta in un determinato arco temporale; in realtà, servendosi di appropriati dispositivi, si può sfruttare il deprezzamento di uno strumento finanziario tanto quanto l’incremento della sua quotazione: il meccanismo preposto ad assolvere tale funzione è definito short selling.
Un trade short – o al ribasso- individua quindi un’operazione che punta ad estrarre valore dalla tendenza al ribasso di un asset: gli investitori più informati probabilmente avranno sentito parlare più volte in passato di questo tipo di approccio, ad esempio quando in condizioni di panic selling dei mercati le Autorità di Vigilanza hanno bloccato la possibilità di eseguire le vendite allo scoperto, per cercare di placare il nervosismo delle piazze di scambio. È evidente come un dispositivo del genere si riveli di fondamentale importanza nella costruzione di una strategia, in particolare se orientata al breve termine, ed è per questo motivo che i risparmiatori più attenti alle finanze personali dovrebbero approfondire cosa significa fare “Short Selling“, così da imparare a sfruttare tale meccanismo in una corretta pianificazione degli investimenti.
Come funziona lo short selling
Tecnicamente sui mercati regolamentati, per effettuare lo short selling di un asset bisogna richiedere sulla piattaforma di negoziazione l’attivazione del prestito titoli: difatti la vendita disposta, per ricoprirsi in un secondo momento, viene definita allo scoperto proprio perché l’operatore, per creare la disponibilità del titolo, ha bisogno di farsene prestare la quantità che desidera negoziare.
Successivamente si avrà la necessità di acquistare la stessa quantità di titoli prestati, per restituirli e chiudere il trade: va da sé che, se si riesce a ricoprirsi ad un prezzo più basso rispetto a quello di vendita, si genera un risultato netto positivo; mentre se la quotazione del titolo al momento della ricopertura è più elevato, si genera un risultato netto negativo.
Short selling: costi del prestito titoli
Naturalmente i passaggi appena descritti hanno un costo che, unito alle commissioni di compravendita, va ad impattare sul risultato di ogni singolo trade di una strategia di investimento.
Com’è facilmente intuibile, chi mette a disposizione i titoli, per essere venduti allo scoperto, richiede in cambio una remunerazione: difatti le spese riferibili all’impiego dello short selling dipendono da un tasso di finanziamento, di conseguenza i costi operativi aumentano man mano che si prolunga la durata temporale del trade; ovviamente la vendita e la ricopertura, effettuate durante la stessa seduta di contrattazione, non prevedono alcuna spesa.
Rischio potenziale di un’operazione in short selling
Un altro fattore, a cui prestare molta attenzione nel momento in cui si decida di eseguire uno short selling, è riconducibile al grado di rischio sotteso da un’operazione che punta al deprezzamento di un asset.
Nella fattispecie, quando si acquista un’azione, senza utilizzare la marginatura, nella peggiore delle ipotesi si potrà perdere tutto il capitale nel caso di azzeramento del valore del titolo; utilizzando la vendita allo scoperto, invece, la perdita è potenzialmente illimitata dall’istante in cui il prezzo registra una variazione percentuale positiva superiore al 100%. Per questo motivo l’impiego dello short selling deve essere accompagnato da stop loss rigidi -o da tecniche di hedging- e dall’implementazione di un corretto money management.



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