Tirreno
Tratto di spiaggia vietato agli ombrelloni davanti l’Isola di Dino. Scritte contro il sindaco
PRAIA A MARE (CS) – Una scritta offensiva contro il il sindaco di Praia a Mare Antonino De Lorenzo è comparsa su un cartellone che riporta il divieto di utilizzare ombrelloni, sedie, lettini e gonfiabili sulle spiagge di Punta Fiuzzi, lingua di arenile antistante l’Isola Dino.
Il divieto è stato imposto con un regolamento approvato ad aprile scorso in vista della stagione estiva dall’amministrazione comunale. Una scelta che ha spaccato l’opinione pubblica, tanto tra i residenti quanto tra i turisti e che ha reso necessaria la vigilanza degli agenti della Polizia municipale per assicurarne il rispetto in questo primo scorcio d’estate.
“Insofferenza di chi non sa cosa sia la civiltà”
“L’insofferenza manifestata, tipica di chi non sa cosa sia la civiltà, ci dà ulteriore carica per andare avanti con decisione“, ha sostenuto il sindaco. Lo stesso primo cittadino, nei giorni scorsi, aveva spiegato che i divieti in quella particolare zona del comune Bandiera Blu della Fee e Bandiera Verde dei pediatri, sono stati disposti allo scopo di preservare lo stato e il decoro di uno degli scorci marini più belli della Calabria e, al contempo, garantirne la fruibilità a tutti, al pari di quanto avviene in altre parti d’Italia.
“Tolleranza zero. Regole scelte per il bene di Praia”
“Abbiamo scelto le regole per il bene di Praia a Mare – afferma De Lorenzo -. Andremo avanti rafforzando da questo weekend il presidio di agenti: la tolleranza sarà pari a zero. Chi non rispetta il regolamento del Comune sarà verbalizzato con un’ammenda di circa 200 euro. L’osservanza delle regole, senza se e senza ma, dovrà essere sempre ben chiara a chi vorrà trascorrere le vacanze a Praia a Mare come ai residenti”.
“Divieto su un piccolissimo ma pregiatissimo tratto”
“Il divieto in questione – conclude il sindaco – è solo per un piccolissimo, ma pregiatissimo tratto di costa. Per il resto, le attività sulla spiaggia libera sono consentite in sintonia con l’ordinanza della capitaneria di porto di Maratea. Se a qualcuno non piace il rispetto delle regole, può tranquillamente andare altrove: Praia a Mare è un paese civile”.



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