RENDE – “Dai provvedimenti emessi dai commissari prefettizi, in merito alla revoca del PSC di Rende, traspare una verità che non è una verità”. L’affermazione è dell’ex sindaco Marcello Manna, il quale si dice molto perplesso da questo provvedimento, anche perché, l’ex primo cittadino nel corso di una conferenza stampa convocata proprio per l’occasione, dice di essere venuto a conoscenza di atti che smentiscono totalmente l’ordinanza di revoca che ha emesso la triade commissariale. Un provvedimento dove tra l’altro è riportato che nel PSC sospeso era prevista la costruzione di palazzi su terreni non edificabili, cosa totalmente smentita da Manna il quale rivela che invece, ci sono 296 ettari sui quali costruire.
Per Marcello Manna, alla luce di quanto emergerebbe, ci sarebbero dei commissari prefettizi che agiscono in modo politico in base ad un disegno politico, perché dalla lettura dei documenti, il Comune di Rende non poteva essere sciolto. E il riferimento su determinati registi politici tra gli altri è anche alla Federazione Riformista di Rende, secondo cui con cadenza quasi quotidiana, chiede dei provvedimenti che puntualmente vengono adottati.
Manna potrebbe tornare in campo
Su un suo nuovo impegno in politica, Manna infine lascia trasparire che potrebbe ritornare in campo, anche perché il gruppo che ha dato vita al movimento del “Laboratorio Civico”, è unito, coeso ed indignato per quanto accaduto fino ad oggi.
“Questo sta a significare – sottolinea – che il gruppo del “Laboratorio Civico”, vuole combattere una battaglia di civiltà e di legalità, soprattutto di democrazia, che ad oggi sul territorio di Rende è venuta a mancare, oltre al silenzio di alcune istituzioni e partiti politici che avevano l’obbligo su quanto accaduto, anche perché – si chiede ancora l’ex sindaco di Rende – è possibile che a distanza di un anno non si conoscono ancora i contenuti della relazione della Commissione che è intervenuta per accertare le irregolarità presunte? Il Tar ha ordinato alla Prefettura di Cosenza di depositare il prossimo 16 giugno questa relazione. Da lì capiremo di quali irregolarità parlano i commissari prefettizi”.