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Catanzaro: lo chiamano “Ronaldinho” e lui li accoltella
CATANZARO – Un tunisino di 19 anni e’ stato arrestato dalla squadra Mobile di Catanzaro con l’accusa di avere accoltellato un coetaneo durante una lite.
L’accaduto risale allo scorso 17 giugno, giorno in cui, sul lungomare di Catanzaro lido, durante una lite, sarebbe spuntato il coltello. Sembra che il motivo scatenante sia stata una battuta scherzosa circa la somiglianza del giovane con Ronaldinho, il campione di calcio di nazionalita’ brasiliana, e si e’ scatenata l’aggressione in pieno giorno e davanti a tantissime persone. Il diciannovenne tunisino si chiama Farid Hamdi ed e’ stato portato in carcere con l’accusa di tentato omicidio. Le vittime sono due fratelli, di 16 e 20 anni, che sono stati aggrediti dal tunisino sentitosi deriso: prima si e’ scagliato contro il minore dei due fratelli, colpendolo con calci e pugni, poi sul piu’ grande intervenuto in difesa. Ma il coltello e’ uscito fuori quando ha notato che il sedicenne si era dato alla fuga, e, avendolo raggiunto dopo un inseguimento, ha provato a colpirlo. In realta’ e’ riuscito a ferire all’addome il fratello ventenne, intervenuto una seconda volta, che e’ stato trasportato in ospedale a Catanzaro, dove e’ stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Le indagini della squadra Mobile, coordinate dalla Procura di Catanzaro, hanno permesso di ricostruire l’accaduto e di individuare l’aggressore tunisino, gia’ noto alle forze dell’ordine per diversi episodi di violenza e precedenti per spaccio di droga. Infatti, nella sua abitazione la polizia ha rinvenuto anche un machete, alcuni grammi di hashish gia’ confezionati, un bilancino di precisione e un caricatore con proiettili calibro 9×21. Ora il giovane tunisino dovra’ rispondere di tentato omicidio.
Ha risposto lungamente alle domande del giudice per le indagini preliminari del capoluogo calabrese, Giovanna Mastroianni, il 19enne Farid Hamdi, tunisino, accusato di tentato omicidio e porto ingiustificato di coltello fuori dalla propria abitazione dopo l’accoltellamento di un coetaneo avvenuto nel pomeriggio di lunedi’ sulla spiaggia di Catanzaro Lido. Il giovane, che e’ anche accusato di detenzione illecita di sostanza stupefacente e detenzione abusiva di armi, oggi ha fornito la propria versione dei fatti nel corso dell’udienza di convalida del fermo, al termine della quale il gip si e’ riservata di decidere sulla misura cautelare da applicare all’indagato, per il quale il pubblico ministero, Saverio Vertuccio, ha chiesto la custodia cautelare in carcere. E’ stato proprio quest’ultimo a firmare il provvedimento di fermo in base al quale Hamdi e’ stato sottoposto a fermo come indiziato di delitto, a seguito delle indagini della squadra Mobile di Catanzaro. I fatti contestati al giovane tunisino si sono svolti nel pomeriggio di lunedi’ scorso sulla spiaggia di Lido quando D.N., di 17 anni, ha visto passare sulla spiaggia Farid Hamdi e avrebbe fatto ai suoi amici un commento sull’indagato: “Guarda, sembra Ronaldinho”. Hamdi, ritenendo di essere stato offeso e preso in giro, avrebbe a quel punto reagito, e si sarebbe scagliato contro il 17enne, colpendolo a pugni sul petto. Poi avrebbe reagito anche contro il fratello maggiore di quest’ultimo, F.N., di 20 anni, nel frattempo intervenuto per tentare di calmare il tunisino. Ne e’ seguita una colluttazione, fino a che i due contendenti non sono stati divisi. Hamdi pero’, secondo le accuse, sarebbe poi tornato sui suoi passi dopo aver parlato con un uomo, e avrebbe colpito nuovamente F.N. alla mandibola e, estraendo un coltello a serramanico, avrebbe inseguito il fratello minore. Dopo una decina di metri, D.N. sarebbe stato bloccato e picchiato da altre due persone sino a quando Hamid non e’ riuscito a raggiungerlo. Rendendosi conto del pericolo che stava correndo il fratello minore, F.N. sarebbe corso in suo aiuto e, scagliandosi sui tre, sarebbe riuscito a liberarlo restando pero’ ferito, colpito all’addome da Hamdi con il coltello. Non molto dopo i fatti, i poliziotti sono riusciti a identificare Hamdi come il presunto accoltellatore, nei pressi di un lido balneare. Dopo una perquisizione personale e domiciliare, infine, il giovane e’ stato trovato in possesso di stupefacenti e un “grinder” (cosiddetto tritaerba) in alluminio con all’interno residui di droga, nonche’ di un caricatore calibro 9×21 da 15 colpi con all’interno 2 cartucce, e un machete della lunghezza di 60 centimetri (di cui 46 cm di lama ben affilata), oltre a un bilancino di precisione marca “Diamond”.



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