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‘Ndrangheta, rifiuti e carburante: sequestrati 21 milioni ai Fontana
REGGIO CALABRIA – Dagli anni Ottanta accumulavano denaro illecitamente dall’alto del ‘quartier-generale’ di Archi.
Gli uomini del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, coordinati dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, hanno messo in atto un’operazione, procedendo al sequestro di societa’, immobili e terreni riconducibili al patrimonio della famiglia Fontana, ‘ndrina dominante nel quartiere “Archi” di Reggio Calabria, per un valore complessivo di circa 21 milioni di euro. Questo provvedimento e’ stato emesso dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria a seguito di indagini coordinate dalla locale Direzione distrettuale antimafia. L’inchiesta, nata nell’ambito dell’operazione “Athena 49%”, e portata a termine il 9 ottobre 2012, aveva consentito l’arresto di 8 presunti affiliati alla cosca Fontana per associazione di stampo mafioso e trasferimento fraudolento di valori, aggravato dall’art. 7 della legge 203/91. La ‘ndrina era riuscita a infiltrarsi nella Leonia Spa, societa’ mista del Comune capoluogo, operante nel settore della raccolta e smaltimento di rifiuti solidi urbani in citta’. Questa nuova indagine, di natura economico-patrimoniale, e’ stata condotta nei confronti del presunto capocosca Giovanni Fontana e dei figli Francesco Carmelo, Antonino, Giandomenico, Giuseppe Carmelo e dei rispettivi nuclei familiari, per un totale di 14 persone fisiche e 6 persone giuridiche, ed ha fatto emergere la storicita’ dell’illecito incremento patrimoniale dagli anni ’80 ad oggi. In particolare, il sequestro ha riguardato: 4 distributori di carburante; 10 immobili; il 50% del capitale di una societa’ esercente l’attivita’ di riparazione impianti elettrici e alimentazione per autoveicoli; 38 veicoli commerciali di proprieta’ di una srl esercente l’attivita’ di commercio autoveicoli; 7 fabbricati e 19 terreni.



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