Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Mandatoriccio, Donnici chiede un tavolo con i sindaci: “non vogliamo ghetti, ma integrazione” (AUDIO)

In Evidenza

Mandatoriccio, Donnici chiede un tavolo con i sindaci: “non vogliamo ghetti, ma integrazione” (AUDIO)

Pubblicato

il

mandatoriccio-protesta-02

E’ sul piede di guerra il sindaco di Mandatoriccio Angelo Donnici, che da due giorni protesta contro la decisione del Prefetto di far ospitare in una nota struttura alberghiera del centro turistico dello jonio, 42 migranti.

MANDATORICCIO (CS) – Qui il razzismo non c’entra nulla, anzi. Si vuole impedire che, così come accaduto per altri centri e piccoli comuni che vivono di turismo, si creino veri e propri ghetti, che prima o poi ‘imploderanno’. Quello che il sindaco Donnici contesta è che il suo Comune, per il quale lui è anche ‘autorità sanitaria‘, non è stato messo nelle condizioni di poter gestire l’arrivo di questo gruppo di migranti, molti dei quali – ha detto lo stesso Donnici – pare presentino patologie e alcuni, sono stati anche protagonisti di ‘rivolte’ nei vari luoghi del Cosentino nei quali sono stati già ospiti. Il Primo Cittadino ieri sera è anche intervenuto alla trasmissione “Dalla vostra parte” di Maurizio Belpietro su Rete 4 (CLICCA QUI per rivedere la puntata) per ribadire la posizione dell’Amministrazione Comunale condivisa con i Sindaci del territorio sulla questione.

mandatoriccio-rete-4

L’emergenza migranti non può essere gestita così, dice Donnici: “bisogna vietare espressamente che strutture ricettive private, ricadenti in zone ad alta densità turistica, possano essere destinate a siti quand’anche provvisori di accoglienza; in base a quanto indicato in merito dall‘Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), individuare progetti finalizzati a garantire una reale e diffusa integrazione nei diversi territori, evitando ogni forma di ghettizzazione e contrastando ogni tentativo di speculazione rispondente a mere logiche di business economico”.

Il sindaco Angelo Donnici, è intervenuto sull’argomento, mostrando tutto il suo disappunto, ai microfoni di Rlb Radioattiva

ASCOLTA L’INTERVISTA
[audio_mp3 url=”http://www.quicosenza.it/news/wp-content/uploads/2016/10/angelo-donnici.mp3″]

 

sindaco-donnici

“Ci tengo fortemente a precisare che noi siamo un popolo di emigranti e so di cosa stiamo parlando. Non siamo razzisti e non siamo xenofobi ma conosciamo le incapacità, le inefficienze e la mancanza di programmazione di una questione che sta implodendo, quella dei migranti, per la quale l’Europa non da aiuto, e nella quale l’Italia si sta aggrovigliando”.

Per il primo cittadino di Mandatoriccio “l’accoglienza e la solidarietà si realizzano con un’integrazione vera attraverso la quale il migrante, deve essere messo nelle condizioni di interagire con le popolazioni nelle quali si trova divenendo parte viva. Se invece dalla  sera alla mattina in una zona turistica che rappresenta il polmone di questo comune, vengono mandati questi sfortunati migranti senza dirci chi sono (se grandi, minori, donne, adulti) e senza sapere se sono, ad esempio, portatori di qualche patologia, io sono anche autorità sanitaria all’interno del mio comune e di queste cose mi devo preoccupare”.

“Ho anche chiesto il tempo di permanenza di queste persone nel comune di Mandatoriccio e non ho ricevuto risposte, ma quello che fa più rabbia è che queste povere persone finiscano in balia di ‘gente’ che, come accade spesso, utilizza i finanziamenti solo per fare business. Nella fattispecie si tratta di un imprenditore che ha un contenzioso fortissimo con il Comune e nonostante ciò, si finisce per premiare un imprenditore che nel mio territorio non rispetta regole e norme. Io ho chiesto di poter ragionare di queste cose ma non mi è stata data la possibilità”.

Il sindaco Donnici aveva anche tentato di proporre l’allocazione, momentanea, dei migranti nel centro storico così da poterli in qualche modo inserire nel tessuto sociale: “Una proposta concreta e fattibile di accoglienza. Dobbiamo integrarli alla popolazione mentre invece, questo posto dove si è deciso di mandarlo, è completamente abbandonato durante l’anno: è questa l’integrazione che proponiamo? Come pacchi da lasciare in un posto che diventerà un ghetto anzichè creare delle condizioni di vita normali”.

 

Pubblicità
Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA