Area Urbana
Cosenza accoglie il ministro Boschi con un centinaio di manifestanti in protesta (FOTO)
Cambio repentino di programma. L’incontro sul referendum costituzionale non si terrà più al Salone degli Specchi del Palazzo della Provincia di Cosenza.
COSENZA – Maria Elena Boschi non ha riscosso successo neanche nella città dei bruzi. Dopo l’inaugurazione della palestra del liceo Morelli a Vibo Valentia e la ‘sfilata’ per il Sì a Lamezia il ministro per le Riforme Costituzionale ha concluso a Cosenza il suo tuor di propaganda calabrese. Dure le contestazioni ricevute a Lamezia da Casapound dove Maria Elena Boschi ha preferito entrare da una porta di servizio dal retro del Teatro Umberto pur di non incontrare i manifestanti. All’interno ad attenderla pare vi fossero solo poche decine di simpatizzanti del PD. A Cosenza l’incontro finalizzato ad illustrare ai cittadini il contenuto del testo di legge costituzionale, che sarà sottoposto a referendum confermativo il prossimo 4 Dicembre, era fissato per le 16.00 al Salone degli Specchi della Provincia di Cosenza. A pochi minuti dall’arrivo del ministro, con un centro storico militarizzato, è stato deciso di spostare l’incontro all’Auditorium del Liceo Classico Bernardino Telesio per motivi di spazio. Sono state infatti molte le persone che hanno inteso seguire la conferenza per la campagna elettorale a favore del Sì al referendum costituzionale riempendo l’intera sala.
Ad attendere il ministro Boschi a Cosenza Vecchia un centinaio di manifestanti che hanno tentato di raggiungere piazza della Prefettura partendo in corteo da Piazza dei Valdesi. “Il paese è allo stremo a Roma pensano a modificare la Costituzione, – tuonano i manifestanti in protesta – con un Governo illegittimo che non è stato eletto dai cittadini non sarebbe loro competenza. La Costituzione andrebbe innanzitutto applicata, non stravolta, perchè oggi vengono disattesi tutti i suoi principi. Le priorità dei cittadini sono altre rispetto alla Riforma costituzionale che vorrebbero imporci”. Tra i cosentini che protestano contro il ministro Boschi sono presenti vari comitati, associazioni studentesche, lavoratori precari, migranti, attivisti del centro sociale Rialzo, di Rifondazione Comunista, di Prendocasa, dell’associazione La Kasbah, del Comitato di quartiere Piazza Piccola e di numerose espressioni della società civile bruzia. Nel corso dell’incontro il ministro Boschi ha analizzato i quesiti referendari illustrando la propria tesi a favore della Riforma della Costituzione Italiana che il Governo Renzi vorrebbe attuare.
“Abbiamo bisogno di meccanismi più semplici per approvare le leggi – ha affermato Maria Elena Boschi dal palco dell’auditorium del Telesio – se nell’Europa funziona così un motivo ci sarà. Non possiamo avere meccanismi in Parlamento che sono quelli di 70 anni fa. Non é un caso se negli ultimo 30 anni tutte le forze politiche hanno provato a cambiare il sistema elettorale per superare il bicameralismo. Non é un caso che siamo al 63° Governo, noi cambiamo Ministro ogni anno, in altri paesi no. É più facile per un ministro lavorare se rimane in carica più anni perché può concentrarsi e risolvere problemi che conosce da tempo. Altro quesito ridurre parlamentari. Le altre forze dicono no perché gli fa comodo restare in parlamento. Ora tocca a noi la scelta, volete ridurre i costi? Abbiamo aspettato trenta anni e chi per trenta anni non ha saputo fare la riforma ora ci dice di aspettare ancora. C’é urgenza ora di cambiare le cose. Continuano a criticare, se vogliamo cambiare e anche la Calabria vuole dimostrare che il cambiamento se lo costruisce da sola, non aspetta gli altri, il 4 può decidere di farlo. Io sono convinta che il 4 dicembre vinciamo e cambiamo l’Italia e abbiamo bisogno di farlo insieme. Il 4 dicembre cambierà la storia per i prossimi 30 anni. Non c’é in gioco il futuro del Pd il 4, ma dell’Italia intera vi chiedo una mano a cambiare il futuro insieme ce la possiamo fare”.
[huge_it_gallery id=”193″]



Social