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Giovani calabresi illusi dai bandi “fantasma” della Regione e Provincia

Area Urbana

Giovani calabresi illusi dai bandi “fantasma” della Regione e Provincia

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Giovani disoccupati 1

Bandi attivati dalla Regione Calabria e dall’Ente Provincia di Cosenza, poi risultati bandi “fantasma”. I partecipanti ci scrivono indignati e rassegnati per tale situazione

COSENZA – Sono tanti i bandi a cui i giovani calabresi, disoccupati e speranzosi di trovare un’occupazione, si aggrappano nell’illusione che questi possano risollevare le loro sorti lavorative. Ma capita spesso che – tali bandi – impieghino settimane, mesi e anni, per essere realmente attivati e alcune volte, addirittura, svaniscano totalmente nel nulla.

Bandi “fantasma”, pubblicizzati e presentati in pompa magna che poi, scompaiono: cadono nel silenzio e nessuno se ne cura più, gli organi preposti a fornire informazioni non lo fanno, perchè non sanno neanche loro cosa accade e i giovani partecipanti al bando aspettano, inutilmente, l’uscita di una graduatoria anch’essa “fantasma”.

Recentemente abbiamo parlato del bando “Beni culturali”, di cui si attende da mesi l’uscita della graduatoria; a tal proposito ci hanno scritto molti giovani in “lista d’attesa” , che manifestano la loro indignazione e  contemporaneamente la loro rassegnazione, nei confronti di altri bandi “fantasma” a cui hanno partecipato, augurandosi che anche questo non diventi tale.

Ecco, ad esempio, una delle lettere che ci è arrivata.

“Salve, sono F. M. e vi contatto dopo aver letto il vostro articolo (“Bando Beni culturali”, 627 disoccupati aspettano da mesi la graduatoria).

Vi scrivo poiché settimanalmente cerco notizie in merito al bando in esame e sinceramente sono spazientito dal modo di fare degli uffici in genere; siano essi uffici regionali, che ci mettono la “buona volontà” nel fare i bandi e si rendono poi irreperibili nel darti informazioni in seguito, siano essi uffici e amministrazioni coinvolte, in primis il centro per l’impiego che in questi tipi di bando ne è sempre coinvolto ma gli impiegati se ne fregano quando si va a chiedere informazioni sul ritardo delle graduatorie o informazioni in genere anziché sollecitare o prenderne parte attivamente (nel bando il centro per l l’impiego è un referente per le informazioni, come scritto negli stessi bandi “Patto di servizio rilasciato dal CPI competente”.)

Personalmente sono deluso poiché è il terzo bando, al quale partecipo, che non va a buon fine; il primo era “dote occupazionale” tanto pubblicizzato nel 2012 e criticato da partecipanti e imprese coinvolte, il secondo di circa due anni fa era sempre un tirocinio per ingegneri presso la Provincia di Cosenza la quale ha revocato il bando “perché non sapeva come gestire burocraticamente la questione” facendone scadere i termini, il terzo bando è questo dei beni culturali.

Ritengo che tale bando finirà come gli altri, forse perché i “beni culturali” non hanno interesse e nè la voglia di aver tirocinanti tra i piedi in ufficio.

Cosa diversa invece è stato per il bando alla giustizia simile a quello in oggetto, infatti, le graduatorie sono uscite a fine settembre e il bando aveva una data di pubblicazione e scadenza successiva a quella dei beni culturali!!! Sarà forse perché è risaputo che i tribunali non hanno personale e hanno bisogno di aiuto?

Vorrei pertanto segnalarvi queste notizie e farvi comprendere della realtà di tali bandi, per giovani disoccupati e non, tanto pubblicizzati all’atto della stipula della convenzione nei tg e su quotidiani ma che poi svaniscono in silenzio stampa.

L’informazione in merito a tali bandi è sempre scarsa o assente; è importante che tali informazioni arrivino a tutti i soggetti coinvolti per spronarli.

Distinti saluti”

Il bando “DOTE OCCUPAZIONALE” di cui parla il nostro lettore, infatti, è uno tra i tanti bandi “fantasma”, indetto dalla Regione; che noi vogliamo riportare alla memoria.

Nel 2012 sorse il progetto “Dote occupazionale per i giovani laureati”, un intervento finalizzato ad incentivare l’assunzione di giovani laureati calabresi con contratti a tempo indeterminato da parte di aziende localizzate nel territorio regionale. Promosso dalla Regione Calabria (a valere sull’Asse II Occupabilità del POR Calabria FSE 2007-2013), prevedeva un finanziamento di 32 milioni di euro che avrebbero dovuto dare occupazione a 1.600 lavoratori; nello specifico a Cosenza, n. 550 doti; Reggio Calabria, n. 450 doti; Catanzaro, n. 300 doti; Vibo Valentia, n. 150 doti; Crotone, n. 150 doti. 

Un sistema messo in atto per far incontrare domanda e offerta di lavoro, rivolto a ragazzi laureati calabresi e, anche, alle aziende che hanno bisogno di personale qualificato. Alle realtà imprenditoriali l’onere di proporre un contratto a tempo indeterminato a queste professionalità, requisito imprescindibile perché la Regione assegni loro il valore della dote, che può oscillare tra le 10 e le 20.000 euro.

Ma com’è solito della nostra regione, ad oggi, si è rivelata una grande truffa e ancora una volta i giovani speranzosi dell’occupazione che era stata loro promessa, si domandano cos’è andato storto. Facciamo un passo indietro, il 30 dicembre 2013 vengono pubblicate le graduatorie provvisorie dei laureati vincitori.

salerno-unicalViene istituita una conferenza pubblica presso l’Unical alla quale partecipano il Dirigente del settore Formazione della Regione Calabria e responsabile della procedura Renato Scrivano, l’Assessore Nazzareno Salerno ed il Consigliere Regionale Giampaolo Chiappetta, oltre alla presenza di oltre 600 laureati. Nonostante le incertezze dei giovani idonei e in graduatoria e le loro perplessità circa assunzioni reali nelle aziende, le risposte date esprimevano rassicurazione. In realtà, dagli elenchi provvisori delle aziende forniti dalla Regione, tra telefonate, email e invio di cv, si è avuto modo di constatare che nessuna di quelle aziende era disposta ad assumere, tanto meno a tempo indeterminato come da bando. Inoltre il vincitore aveva sei mesi di tempo per trovare l’azienda disposta ad assumerlo a tempo indeterminato.

LA REGIONE FA RITARDO E SLITTA LA TEMPISTICA

Una storia alquanto ridicola e frustante per i partecipanti al bando: nel Decreto n.10339 del 25/08/2014 si legge che “il protrarsi della fase di valutazione ha determinato uno slittamento della tempistica di spesa dell’Avviso, tale da non consentire di concludere tutte le operazioni selezionate entro la data del 31/12/2015; che, pertanto, conseguentemente allo slittamento di cui sopra, a valere sul Por Calabria FSE 2007/2013 è possibile finanziare soltanto i soggetti laureati beneficiari che al momento dell’assunzione, da effettuarsi entro il 31/12/2014, possiedono il requisito di soggetti svantaggiati e possono godere dell’incentivo all’assunzione per soli 12 mesi”. Perciò i soggetti svantaggiati (che dovrebbero godere dell’incentivo per 24 mesi) se hanno trovato lavoro, non possono farlo poiché non sono disponibili le coperture finanziarie a causa dei ritardi della Regione e dovrebbero quindi sperare che nel POR 2014/2020 si trovino le coperture, tenendo sempre in conto la scadenza dei 6 mesi suddetti.

DOTI SCESE A 160 E POI IL BANDO SVANISCE

Nel decreto n.2144 del 16/03/2015 si legge: sono state presentate, secondo lo schema di cui al D.D. n.16402 del 16/11/2012, manifestazioni di interesse dei datori di lavoro disponibili all’assunzione di 1.244 giovani laureati calabresi beneficiari di “dote occupazionale”; che alla stessa data gli incroci effettivamente comunicati dai giovani laureati beneficiari di “dote occupazionale” sono pari a 160.

Poi il silenzio, nessuno sa più nulla delle doti e il bando diventa “fantasma”.

tirociniL’altra fregatura presa dal nostro lettore riguarda i “TIROCINI FORMATIVI EXTRACURRICULARI”, attivati dall’Ente Provincia di Cosenza a settembre 2015.

Si tratta di 25 tirocini formativi in ambito por Calabria 2007-2013-Asse II Occupabilità (Ob. Spec. D), riservato a laureati, diplomati e possessori di licenzia media inferiore.

Il bando rivela incongruenze e contraddizioni sin dall’inizio: affisso il 16 settembre 2015 presso l’albo pretorio on line della Provincia di Cosenza, mentre sulla pagina facebook del Centro per l’Impiego Universitario Provincia di Cosenza viene affisso il 22 settembre, con scadenza il 23 settembre 2015 alle ore 12.00 per presentare la domanda, non accettabile neanche tramite pec.

I giovani che intendevano far domanda l’hanno dovuta fare in tempi ristrettissimi, gli altri sono rimasti fuori.

ALCUNI NON HANNO POTUTO COMPILARE LA DOMANDA  PERCHE’ POCO CHIARA

Nell’avviso pubblico – ha affermato A. V. – si parla che i tirocini sono rivolti, in particolare, a coloro che non hanno i requisiti di Garanzia giovani salvo poi elencare quegli stessi requisiti richiesti da Garanzia giovani. Lo trovo un pò contraddittorio, il bando si rivolge a chi ha superato gli anni 30; a sostenere ciò però si cade di nuovo in contraddizione perchè lo stesso bando assegna, nella valutazione, un determinato punteggio a chi possiede meno di trenta anni. Servirebbe maggior chiarezza.

Ma troppo tardi ormai il tempo è scaduto.

POI ARRIVA LA PROROGA

tirocini

LA MOTIVAZIONE DELLA PROROGA sarebbe la seguente:

preso atto che, con nota prot. n°72923 del 26 novembre 2015 diretta a questo settore, il dirigente del settore mercato del lavoro e produttività – pari opportunità – formazione professionale ha comunicato che la regione calabria non ha prodotto alcun riscontro alla richiesta di trasferimento delle risorse finanziarie occorrenti per la spesa da definire necessariamente entro la scadenza del 30 novembre 2015 e che detto settore, in qualità di soggetto proponente, non ha, di fatto, disponibilità di risorse da anticipare nelle more del trasferimento regionale. ciò stante, lo stesso dirigente, ha ritenuto di dover procedere alla revoca in autotutela dell’avviso pubblico, come indicato nell’art.12 dell’avviso stesso.

Termini scaduti, bando anche questo “fantasma”.

Ora ci si augura che per il bando “Beni culturali”, la situazione non risulti la medesima. Intanto i partecipanti ancora aspettano l’uscita della graduatoria.

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