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Bonus infissi 2023: porte e finestre nuove con sconto in fattura e detrazione al 75%
COSENZA – Bonus infissi 2023, novità in arrivo per chi intende sostituire le finestre (e non solo) del proprio appartamento avvalendosi della detrazione fiscale del 75%. La misura è quella inserita nella Legge di Bilancio 2022 e prorogata fino al 2025. L’agenzia delle Entrate ha inviato una circolare ai Caf con istruzioni sul tema nell’ambito della dichiarazione dei redditi 2023. Si potrà usare l’agevolazione fiscale al 75% al posto del normale 50% e soprattutto la possibilità di utilizzare la cessione del credito (o lo sconto in fattura). Confermata dunque la possibilità di accedere al bonus barriere architettoniche al posto del normale ecobonus al 50% a patto che gli infissi e le porte abbiano determinate caratteristiche.
Bonus infissi 2023 come funziona
La misura è pensata per eliminare ostacoli architettonici ma per chiedere lo sconto fiscale non è necessaria la presenza di una persona disabile nell’immobile ma il rispetto di requisiti fissati dalla legge. L’associazione di consumatori Altroconsumo, un un dettagliato articolo, spiega nel dettaglio come funziona e come richiedere il bonus. Fino a qualche mese fa, chi doveva cambiare gli infissi di casa poteva utilizzare lo sconto in fattura e pagare solo il 50% della spesa o addirittura a versarne solo una piccola percentuale perché la sostituzione degli infissi era inserita come lavoro trainato nel contesto del superbonus. Oggi, chi non ha approfittato di quella situazione, può usare solo la detrazione del 50% in 10 anni offerta dall’ecobonus.
Ecco allora che il mercato ha cercato strade alternative per ottenere uno sconto maggiore: quella che in questo periodo viene proposta dalle stesse imprese ai propri clienti è una detrazione che arriva al 75% della spesa con la possibilità di accedere alla cessione del credito. Ma come è possibile? Infatti, a certe condizioni, si può utilizzare il bonus barriere architettoniche adattandolo all’acquisto degli infissi. Dopo qualche dubbio iniziale ora, a certificarne la legittimità, arriva anche una nuova circolare dell’Agenzia delle Entrate. Vediamo insieme come si ottiene e quali prescrizioni tecniche bisogna rispettare.
Si tratta di opere che possono essere realizzate sia sulle parti comuni che sulle singole unità immobiliari e si riferiscono a diverse categorie di lavori quali, ad esempio, la sostituzione di finiture (pavimenti, porte, infissi esterni, terminali degli impianti), il rifacimento o l’adeguamento di impianti tecnologici (servizi igienici, impianti elettrici, citofonici, impianti di ascensori). Ma anche scale ed ascensori, l’inserimento di rampe interne ed esterne agli edifici e di servoscala o di piattaforme elevatrici. L’agenzia delle Entrate ha incluso nell’elenco per il quale è possibile chiedere lo sconto anche gli appartamenti all’interno di condomini.
Per quali tipi di infissi?
Come sempre il problema nasce dalla normativa che essendo per certi versi vecchia e per altri poco precisa, porta ad avere degli spiragli in cui inserirsi. Infatti, per accedere al bonus barriere architettoniche gli infissi devono rispettare i parametri tecnici previsti dalla legge per l’eliminazione delle barriere, senza che sia necessaria la presenza di un disabile nell’immobile. Per avere queste caratteristiche tecniche gli infissi devono avere queste caratteristiche:
Caratteristiche da rispettare
– Avere meccanismi di apertura e chiusura facilmente manovrabili e percepibili
– Le parti mobili devono poter essere usate esercitando una lieve pressione;
– L’altezza delle maniglie o dispositivo di comando deve essere compresa tra cm 100 e 130; consigliata 115 cm
– Nelle finestre lo spigolo vivo della traversa inferiore dell’anta apribile deve essere opportunamente sagomato o protetto per non causare infortuni;
– Le ante mobili degli infissi esterni devono poter essere usate esercitando una pressione non superiore a kg 8.
In poche parole, a detta dei tecnici serramentisti, questi sono tutti criteri già rispettati o comunque molto facili da rispettare per gran parte dei prodotti attualmente in commercio.
La detrazione del 75% della spesa
Come abbiamo detto attualmente il bonus infissi è pari al 50% della spesa sostenuta e si recupera inserendo la detrazione in dichiarazione dei redditi, spalmandola su 10 anni. Utilizzando il bonus per il superamento delle barriere architettoniche si può ottenere una detrazione del 75% della spesa sostenuta.
L’agevolazione più alta si accompagna anche alla possibilità di accedere allo sconto in fattura o cessione del credito, infatti, per questo tipo di interventi non opera lo stop alle cessioni dei crediti, proprio per agevolare le spese che devono spesso sostenere i disabili per poter accedere o vivere agevolmente nella propria casa.
Il parere positivo dell’Agenzia delle entrate
Fin qui abbiamo visto che il perimetro di applicazione del bonus barriere architettoniche sembra comprendere la possibilità di utilizzarlo per gli infissi. Tuttavia, tra gli esperti di fisco erano sorti diversi dubbi perché il bonus barriere era stato pensato dal legislatore come agevolazione da utilizzare per rendere più accessibili i nostri edifici, non come sconto da usare su larga scala, per tutte le ristrutturazioni.
Tuttavia l’Agenzia delle entrate con una circolare di fine giugno, ha confermato la possibilità di utilizzare questo tipo di agevolazione anche per l’acquisto e la posa di serramenti (e non solo) che rispettino la normativa del 1989, senza considerare che in 34 anni le caratteristiche tecniche dei serramenti e di tutti gli interventi edilizi che comportano il superamento delle barriere architettoniche, sono diventate i requisiti minimi che devono possedere gli stessi per esser immessi in commercio.



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