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Dibattito su autonomia in Consiglio Regionale: «non spacca il Paese, legge perfettibile»

Calabria

Dibattito su autonomia in Consiglio Regionale: «non spacca il Paese, legge perfettibile»

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REGGIO CALABRIA- Il Consiglio regionale ha avviato il dibattito sul tema dell’Autonomia differenziata. Ha aperto la discussione il presidente del Consiglio Filippo Mancuso. “Il Consiglio regionale – ha detto Mancuso – dà spazio al dibattito sull’Autonomia regionale differenziata, prevista non solo nel programma del Governo che ha approvato un testo di legge su cui dovrà pronunciarsi il Parlamento”.

Autonomia differenziata: “disegno di legge perfettibile”

Mancuso che ha ricordato la previsione dell’Autonomia “non solo negli statuti delle più ricche Regioni del Nord, ma anche dall’articolo 116 della Costituzione rivisto con la riforma del Titolo V della Carta costituzionale adottata a maggioranza dal Centrosinistra nel 2001 con il Governo Amato. Non si tratta dunque, di un’iniziativa che il Centrodestra ha tolto improvvisamente dal cilindro, con l’intento, come alcuni imprudentemente sostengono, di spaccare il Paese e di ampliare i divari di sviluppo Nord – Sud. Oggi, il nuovo Governo e la maggioranza di centrodestra, con la condivisione della Conferenza Stato-Regione, danno avvio all’istituto costituzionale con un disegno di legge perfettibile in Parlamento e aperto a recepire le osservazioni che dai territori saranno avanzate.

Tutto ciò  con l’obiettivo di rafforzare le prerogative delle autonomie, ampliandone i poteri e le competenze, e per ridare un nuovo protagonismo alle Regioni che, dopo più di mezzo secolo, debbono, da Nord a Sud, assumersi, al cospetto dei cittadini, la responsabilità di governare efficientemente la spesa pubblica, rendendola produttiva e utile per le nostre comunità”. “Ben sapendo, naturalmente – ha proseguito il presidente del Consiglio – che occorrerà garantire incondizionatamente i diritti di cittadinanza su tutto il territorio nazionale. L’autonomia differenziata dovrà infatti realizzare, così come già previsto nella proposta del Governo, il superamento dell’iniquo concetto della ‘spesa storica’ che penalizza – non da ora ma da decenni – il Mezzogiorno e la Calabria.

Elencando alcuni dati nazionali e regionali Mancuso ha evidenziato la necessità della ridefinizione, entro l’anno dei Lep, riguardanti i diritti civili e sociali, e i fabbisogni standard e stabilire quanto lo Stato deve garantire a ciascuna Regione, quindi finanziandoli”.

“A tutti i cittadini, ovunque risiedano, come ha di recente ribadito il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – ha ancora detto Mancuso –  bisogna garantire stessi servizi e analoghi diritti. So bene che l’argomento è oggetto di polemiche e di strumentalizzazioni politiche, il più delle volte incentrate su critiche generaliste, quasi come se le sofferenze sociali e civili del Mezzogiorno siano state provocate dall’Autonomia differenziata. Pertanto auspico, proprio per rendere significativo questo confronto, che il dibattito odierno non ceda alle speculazioni partitiche, ma verta essenzialmente sul merito delle questioni. Il Sud e la Calabria affrontino con pragmatismo, responsabilità e serietà la sfida dell’autonomia differenziata, che è una sfida per modernizzare l’architettura istituzionale del Paese in chiave unitaria ed europeista. È un tema che ci riguarda tutti e non un vulnus al principio dell’unità e indivisibilità della Repubblica sancito dall’articolo 5 della Costituzione. E’ una questione con cui dobbiamo misurarci non demonizzandola, ma semmai proponendo accorgimenti innovativi e vigilando, affinché il Sud e il Paese ne traggano benefici e vantaggi”.

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