Calabria
Occhiuto per la diffida Sanibook: «non è un attacco ai medici ma uno strumento per migliorare»
CATANZARO – «Sanibook non è un attacco a medici e operatori sanitari – che ringrazio per il prezioso lavoro che svolgono ogni giorno – ma uno strumento per aiutarci a dare migliori servizi ai pazienti, con gentilezza e professionalità». Risponde a tono il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, commentando la notizia di essere stato diffidato da Cobas Calabria per la piattaforma “Sanibook” creata per le segnalazioni in tema di sanità.
«Mi hanno diffidato – ha detto Occhiuto – mi hanno diffidato perché cerco di dare ai cittadini la possibilità di segnalare ciò che funziona e ciò che non funziona nella sanità calabrese. Ho rispetto dei medici e del personale sanitario, sottoposti a turni massacranti, ma ho rispetto soprattutto per i calabresi, per questo ho deciso di metterci la faccia. le provo tutto per migliorare la qualità dei servizi, però molto dipende dalla gentilezza e dalla disponibilità di quelli che già lavorano negli ospedali e questo portale dà a me la possibilità di sapere ogni giorno direttamente dai cittadini calabresi qual è la loro esperienza senza doverlo chiedere ai commissari o ai dirigenti d elle aziende, lo voglio sapere direttamente dai cittadini.
E voglio – continua il governatore – che i commissari e i dirigenti sanitari sappiano che quando un cittadini mi scrive leggo quello che i scrive e viene direttamente inviato al commissario per risolvere il problema. Non ci sono solo reclami ma ci sono anche apprezzamenti. Se solo qualcuna di queste risposte su Sanibook serve a risolvere un problema di chi va in ospedale portando un carico di sofferenza e a volte è trattato con superficialità dagli operatori sono contento di aver fatto questo portale. Come ho dimostrato nella vicenda dei medici cubani.
Nonostante le polemiche comunque vado avanti, perché sulla sanità ci ho messo la faccia, so – conclude Occhiuto – che è difficile riformare il sistema in poco tempo ma so per certo una cosa: che ce la metterò tutta».



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