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Operazione “Vortex”: maxi frode su 1.000 auto di lusso. Due arresti e sequestro da 3,5 milioni

Operazione “Vortex”: maxi frode su 1.000 auto di lusso. Due arresti e sequestro da 3,5 milioni

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VARESE – Sono due gli arrestati dalla Guardia di Finanza di Varese in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal Gip del tribunale. Lo stesso Giudice per le indagini preliminari ha ordinato un sequestro preventivo per equivalente di beni mobili e immobili per un valore complessivo superiore ai tre milioni e mezzo di euro.

In manette sono finiti gli amministratori di due società del settore di import di auto. È il bilancio dell’operazione “Vortex Italia” che ha smantellato una frode a carosello internazionale finalizzata all’evasione di milioni di euro d’Iva. I finanzieri varesini hanno lavorato su delega della sede milanese della Procura Europea. La cooperazione giudiziaria ha consentito di individuare e documentare un sistema di frode fiscale nel settore del commercio delle macchine di lusso con centinaia di veicoli oggetto di fittizia cessione da operatori tedeschi a società sammarinesi e del Liechtenstein – dove non risultano mai essere stati immatricolati – per poi essere successivamente rivenduti ad operatori in Italia.

Ben 1.000 le auto di lusso coinvolte nella frode

Gli inquirenti stimano l’emissione di false fatture per un ammontare di circa 10 milioni di euro mentre le autovetture di lusso coinvolte nella frode, attualmente identificate, sono circa 1.000. Su tutto il territorio nazionale è stata data esecuzione a decreti di perquisizione e sequestro nei confronti di 22 persone fisiche e 21 società esercenti l’attività di commercio autovetture, trasporto e disbrigo pratiche automobilistiche. Le operazioni hanno consentito di sottoporre a sequestro preventivo le somme giacenti su oltre 50 rapporti bancari e finanziari, nonché 14 fabbricati, 2 terreni e 25 autovetture di lusso nella disponibilità degli indagati destinatari della misura cautelare, anche per interposta persona. Altresì, nel corso delle operazioni di perquisizione, le Fiamme Gialle hanno rinvenuto oltre 55.000€ in contanti, artificiosamente occultati dagli indagati presso le loro abitazioni.

Le immatricolazioni alle Motorizzazioni Civili di Roma e Catanzaro

All’atto dell’immatricolazione alle Motorizzazioni Civili di Roma e Catanzaro, curata sempre dalle medesime agenzie di pratiche auto con sede nelle medesime province alle quali si rivolgevano concessionari da tutta Italia, è stata sistematicamente presentata documentazione fasulla di Enti Pubblici nazionali e sammarinesi attestante l’avvenuto assolvimento dell’Iva e degli oneri doganali, consentendo così la nazionalizzazione dei veicoli in evasione d’imposta.  Al termine delle indagini sono scattati arresti e sequestro.

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