Italia
Promossi e 9 in condotta ai due studenti che ferirono la loro insegnante sparando pallini
ROVIGO – Avevano sparato dei pallini con una pistola ad aria compressa all’insegnante di scienze, Maria Cristina Finatti, per poi deriderla sui social. Nonostante l’accaduto e con la vicenda finita su tutti i giornali sono stati promossi e con 9 in condotta. Protagonisti della vicenda due dei cinque ragazzi autori del gesto studenti di un istituto tecnico di Rovigo.
Il fatto è accaduto l’11 ottobre dell’anno scorso. Autori materiale i due ragazzi promossi, mentre un terzo li avrebbe sostenuti. Un ruolo marginale lo avrebbero avuti gli altri due coinvolti. L’insegnante si era rivolta alla direzione scolastica chiedendo provvedimenti che, non essendo giunti, l’anno spinta a gennaio a presentare denuncia.
Il Ministro Valditara “decisione che mi lascia sorpreso”
“Rispetto l’autonomia di ogni scuola, tuttavia la scelta di dare 9 in condotta a chi ha aggredito una professoressa mi lascia sorpreso, anche per il messaggio diseducativo che ne può derivare”. Così su Twitter il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. “La scuola è presidio imprescindibile di educazione al rispetto. Ho chiesto una relazione dettagliata sulle motivazioni che hanno condotto a questa decisione” conclude il ministro.
Rispetto l'autonomia di ogni scuola, tuttavia la scelta di dare 9 in condotta a chi ha aggredito una professoressa mi lascia sorpreso, anche per il messaggio diseducativo che ne può derivare. (1/2)
— Giuseppe Valditara (@G_Valditara) June 22, 2023
I legali dell’insegnante “mai sospesi”
I legali dell’insegnante sono in attesa di vedere gli atti relativi al percorso scolastico per poi scrivere al Ministero dell’Istruzione. “Quando avremo la conferma formale della promozione – dicono gli avvocati dell’insegnante, Tosca Sambinello e Nicola Rubiero -, come del fatto che, a quanto ci risulta, le sospensioni non sono mai state applicate saremmo pronti ad aggiornare subito della situazione il ministro Valditara”. Da parte sua il provveditore scolastico di Padova-Rovigo, Roberto Natale, dice: “Non so in maniera effettiva se i ragazzi siano stati bocciati o meno, ma sono sicuro che, nel caso, la scelta sia dovuta al loro rendimento. Infatti i provvedimenti presi nei loro confronti per il fatto che li ha coinvolti non hanno mai previsto, da parte della scuola, bocciature o sospensioni basate sul voto in comportamento”.



Social