Sport
Reggina, bocciato anche il ricorso al Collegio di garanzia del Coni. Resta esclusa dalla B
ROMA – Anche il Collegio di Garanzia del Coni ha detto no alla Reggina, che resta dunque esclusa dalla Serie B. In serata è arrivato il dispositivo del Coni (LEGGI) che “dichiara il ricorso in parte inammissibile e in parte infondato” non concedendo alla medesima società amaranto “la Licenza Nazionale 2023/2024, con conseguente non ammissione della stessa al Campionato di Serie B 2023/2024”.
Accolto il ricorso del Perugia contro il Lecco
Ha invece quasi del clamoroso la notizia dell’accoglimento da parte del Coni del ricorso fatto dal Perugia contro il Lecco per la questione stadio, sui “Criteri Infrastrutturali” e sulla delibera del Consiglio Federale con la quale è stato deliberato “di accogliere il ricorso della società CALCIO LECCO 1912 S.r.l”. La sentenza del Coni, dunque, annulla il verdetto del Consiglio Federale a favore dell’iscrizione del Lecco e, in automatico, riammette il Perugia in Serie B al posto dei lombardi.
Reggina bocciata. Gli avvocati “ora la giustizia ordinaria”
Gli amaranto avevano fatto ricorso all’ultimo grado della giustizia sportiva chiedendo l’annullamento e/o la riforma della delibera del Consiglio Federale della FIG, che – sulla base del parere negativo della CO.VI.SO.C., aveva respinto il ricorso della Reggina e confermato la bocciatura per l’ammissione al prossimo campionato di Serie B a causa del pagamento della famosa rateizzazione del debito contro l’erario e per “il mancato rispetto di alcuni dei criteri legali ed economico finanziari previsti per l’ottenimento della licenza nazionale ai fini dell’ammissione al campionato di Serie B 2023-2024″
Oggi l’udienza al consiglio di Garzaia del Coni dove la Reggina, rappresentata da 4 avvocati, aveva ribadito con forza la propria tesi. Ovvero che c’era una sentenza emessa dal Tribunale di Reggio Calabria, motivata e precisa (con omologa del piano e ristrutturazione), che valeva per tutti e non c’è stato allineamento da parte della Federazione calcistica su quanto deciso dalla giustizia ordinaria. Si era anche parlato dell’immenso sforzo economico fatto dalla società per mettersi in regola. Di contro, la FIGC, si era detta irremovibile sulla decisione, sottolineando la perentorietà dei termini di pagamenti ed alcune sentenze recenti di TAR e Consiglio di Stato ma anche il caso Chievo Verona.



Social