Calabria
Roghi tossici e traffico illecito di rifiuti in città: sgominata una banda
REGGIO CALABRIA – Dalle prime ore del mattino, nella città di Reggio Calabria, i Carabinieri della locale Compagnia stanno eseguendo un’ordinanza di misura cautelare personale nei confronti di associazione finalizzata traffico illecito di rifiuti ed incendio degli stessi. Sono due gli uomini, di età compresa tra i 20 e i 35 anni, destinatari di misura cautelare agli arresti domiciliari ed altri cinque indagati, tutti ritenuti responsabili, a vario titolo, di far parte di un’organizzazione criminale dedita al costante e abusivo sversamento di rifiuti nelle aree adiacenti all’unico mercato ortofrutticolo di Reggio Calabria e successivo smaltimento mediante incendi.
L’operazione rappresenta l’epilogo di un’articolata attività di indagine iniziata nel mese di marzo e conclusa a giungo 2023, condotta dalla Sezione Operativa e dalla Stazione di Gallina della Compagnia di Reggio Calabria e coordinata dalla locale Procura della Repubblica di Reggio Calabria – diretta dal Dott. Giovanni Bombardieri – che ha permesso di interrompere una serie di reati, tra i più pericolosi per l’ambiente, l’incolumità e la salute pubblica.
Le indagini
Le indagini, condotte dalla Sezione operativa e dalla Stazione di Gallina della Compagnia di Reggio Calabria, sono iniziate nel marzo 2023 e si sono concluse tre mesi più tardi. Gli investigatori hanno monitorato l’area esterna del mercato ortofrutticolo di Mortara-San Gregorio, riuscendo a identificare i responsabili dello sversamento incontrollato di rifiuti sia nella zona interessata dalle attività commerciali che in quella immediatamente circostante. Dagli accertamenti e dalle videoriprese registrate dai carabinieri sarebbe emerso che il ruolo di organizzatore del gruppo criminale era svolto da Francesco Ficara, titolare dell’impresa individuale “Prodotti Tipici Calabresi” a cui è collegata l’operatività della ditta “Imballaggi Ficara”.
L’indagato, secondo l’accusa, trasportava e depositava in maniera incontrollata ingenti quantitativi di rifiuti urbani e rifiuti speciali derivanti dalle attività commerciali interne al mercato ortofrutticolo oltre che prelevati anche da altri esercizi pubblici della città. Per farlo, Ficara si serviva degli automezzi della propria ditta e della collaborazione degli altri indagati che lavoravano per lui tutti in nero.
Secondo la Procura, gli arrestati hanno realizzato numerose discariche non autorizzate lungo il perimetro, di circa un chilometro, dell’area mercatale. Gli sversamenti e i roghi tossici provocati dagli incendi di rifiuti, secondo gli investigatori, hanno compromesso l’incolumità pubblica delle persone residenti in prossimità del mercato ortofrutticolo. Oltre agli arresti, il gip ha disposto il sequestro preventivo del patrimonio dell’impresa “Prodotti tipici calabresi”, comprensivo di conti correnti, automezzi, mezzi d’opera e di un box occupato abusivamente all’interno del mercato ortofrutticolo.



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