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Comune di Cosenza a rischio bancarotta, denunciate ‘anomalie’ nei bilanci

Area Urbana

Comune di Cosenza a rischio bancarotta, denunciate ‘anomalie’ nei bilanci

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‘Operazione verità’ sullo stato delle casse di Palazzo dei Bruzi. Atti contabili in Procura per indagare sulle presunte violazioni di legge.   

COSENZZA – Un plico con allegati documenti sui bilanci del Comune di Cosenza è stato depositato alla Procura generale, alla sezione regionale di controllo, alla sezione giurisdizionale della Corte dei Conti di Catanzaro, al Prefetto di Cosenza e alla Ragioneria generale dello Stato (Servizi ispettivi di finanza pubblica) a Roma. La denuncia mira a far luce su alcune presunte anomalie nella contabilità di Palazzo dei Bruzi. Tra i punti nei quali si chiede di verificare se la maggioranza e il sindaco Mario Occhiuto abbiano violato l’obbligo di salvaguardia degli equilibri di Bilancio come previsto dalla legge appaiono: il mancato adeguamento del Fondo crediti di dubbia esigibilità, come affermato da Collegio dei Revisori dei Conti; l’incremento sino ad oltre quatto milioni di euro della previsione di incasso per la alienazione dei beni comunali che il Collegio dei Revisori ha già bollato come non coerente e non attendibile, anche in virtù del fatto che nell’anno precedente sono stati incassati  solo 141mila euro rispetto a una previsione di circa tre milioni di euro.

 

In più l’opposizione denuncia che il ricorso all’anticipazione di cassa di fatto serve anche alla copertura di tutte le spese non supportate dalle relative entrate anche se per il collegio dei Revisori sarà impossibile restituire questo denaro vista la scarsa capacità di riscossione dei tributi da parte del Comune di Cosenza. “La finanza creativa del Comune di Cosenza ha raggiunto il suo culmine in occasione della approvazione a maggioranza degli equilibri di bilancio e dell’assestamento finanziario durante il consiglio comunale del 25 agosto 2016. Nonostante i rilievi del Collegio dei Revisori dei Conti, la maggioranza e il sindaco Occhiuto hanno voluto forzare l’approvazione di un documento contabile che non mette a riparo i conti e il bilancio dell’amministrazione comunale di Cosenza. In quella sede – scrive il consigliere d’opposizione Carlo Guccione coordinatore della Grande Cosenza – avevamo già annunciato un’operazione verità sullo stato delle casse comunali. E’ evidente che la presenza anche di una sola delle cause o condizioni oggetto di rilievo, formulate dai Revisori dei Conti del Comune di Cosenza, ha determinato la violazione dell’obbligo di salvaguardia degli equilibri di Bilancio e quindi una prospettiva di deficit finanziario. Una situazione che produce un ulteriore aumento dei tributi a danno dei cittadini”.

 

L’assessore al Bilancio di Palazzo dei Bruzi, Luciano Vigna, si è subito apprestato a chiarire la vicenda replicando alle esternazioni del consigliere comunale del Pd, Carlo Guccione. “Se vuole conoscere cosa sia una scellerata gestione delle risorse dei cittadini – afferma Vigna – si vada a leggere la deliberazione della Corte dei Conti (97 del 2012) con la quale, analizzando il conto consuntivo 2010, aveva dato avvio alle procedure di dissesto dopo anni di maldestra gestione delle casse comunali da parte del suo partito. Ricordo ancora una volta a Guccione che i debiti che i cosentini stanno pagando e che continueranno a pagare per i prossimi anni sono i 170 milioni di euro che il Centrosinistra ha lasciato in eredità alla nostra città. Relativamente alle questioni sollevate, ribadisco l’assoluto rispetto degli equilibri di bilancio, così come attestato anche dai revisori contabili. Rispetto a quanto evidenziano le sue dichiarazioni – precisa ancora Vigna – ribadisco che non vi è stato alcun mancato adeguamento del fondo crediti dubbia esigibilità che essendo pari a circa 40 milioni compre circa la metà dei crediti iscritti in bilancio.

 

Ricordo a Guccione che il Centrosinistra aveva lasciato in eredità alla città 160 milioni di crediti con percentuali di riscossione che non superavano il 5% e senza alcuna previsione di fondi a garanzia dei crediti stessi. Sulle politiche di alienazione siamo assolutamente convinti del rispetto delle previsioni di incasso pari a 2,5 milioni di euro. Infatti, nei prossimi giorni, saranno pubblicati i vari bandi di vendita per un ammontare superiore ai 6 milioni di euro. In riferimento alle anticipazioni di cassa, mi preme ricordare che questa Amministrazione ha drasticamente abbattuto l’esposizione finanziaria nei confronti delle banche. Al 31 dicembre 2010 il saldo finanziario registrava un meno 28 milioni di euro. Al 31 dicembre 2015 le nostre casse hanno segnato un dato positivo e le previsioni di entrata ci permetteranno di confermare il dato anche nel 2016. Il maldestro tentativo di alimentare preoccupazioni nei cittadini si scontra con l’oggettività dei numeri sui quali la classe dirigente che Guccione rappresenta, in altri contesti, per tutti i danni che ha prodotto, non avrebbe nemmeno diritto di tribuna”.

 

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