Area Urbana
Dormivano sotto un ponte, ora stanno dalle suore
Lieto fine per la giovane mamma romena soccorsa assieme ai suoi tre figli piccoli dalla polizia
COSENZA – L’avevano soccorsa i poliziotti la notte del 19 settembre a via Pasubio, dove dormiva sotto i portici assieme ai suoi tre figlioletti, di 3 e 2 anni e di 4 mesi. Rischiava di finire male, la giovane mamma romena, abbandonata in patria dal marito e giunta in Italia per chiedere aiuto ai propri parenti.
Questi ultimi non avevano potuto aiutarla né alloggiarla e lei, dopo pochi giorni, si era trovata in mezzo a una strada. Gli agenti della Squadra Mobile e del Servizio Prevenzione Anticrimine della Questura, allertati da alcuni ragazzi, avevano soccorso la famigliola e, di tasca propria, avevano pagato il pernottamento alla donna e suoi piccoli in un albergo del centro città.
Ora sembra essere arrivato il lieto fine: la giovane famiglia è stata accolta dall’istituto “Figlie di Santa Maria della Provvidenza”, nel centro storico. “Stanno tutti bene”, dice suor Gabriella, la superiora delle Guanelliane, che gestiscono l’istituto, “e potranno restare qui finché vorranno. Aiuteremo la donna a rifare i documenti, di cui è sprovvista e poi a trovare casa e, perché no?, un’occupazione”.
“A voi sembrerà un gesto eclatante”, chiosa la religiosa di origine messicana, “ma per noi è normale: assistiamo tantissime mamme coi loro bambini”.
Orgoglio e soddisfazione anche per gli agenti della Questura: “Seguiamo le direttive del questore Liguori”; spiega Giuseppe Mascaro, il commissario capo della Squadra Volante di Cosenza, “e siamo impegnati in una serie di iniziative che riguardano l’assistenza ai minori, l’aiuto agli anziani contro le truffe e la tutela delle donne contro le violenze”. Perciò, conclude il commissario, “ci piacerebbe davvero che la polizia fosse percepita sempre più come vicina alla gente”.
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