Calabria
Raccolta selvaggia di funghi in Calabria: è allarme. Regole e consigli del Corpo forestale (AUDIO)
Una vera e propria raccolta indiscriminata. Le nostre montagne prese d’assalto dall’alba fino al tramonto da migliaia di ‘cercatori improvvisati’ che non rispettano alcuna regola e danneggiano l’intero sistema boschivo. E c’è anche chi si vanta sui social network di raccolte “record”
COSENZA – Stagione dei funghi in anticipo, quest’anno, grazie alle abbondanti precipitazioni del mese di settembre. Quale migliore occasione per portare a casa una bella cassetta di funghi, ma i casi di chi viola le regole sono troppi. Cassette stracolme e addirittura cofani di auto riempiti a dismisura. Forse non tutti sanno ( o in molti fanno finta di non sapere), che per raccogliere funghi sulle nostre montagne è necessario ed obbligatorio avere un tesserino e che in alcune zone, è assolutamente vietata la raccolta, anche di un esemplare. Ogni Regione italiana ha il proprio regolamento e prima di avventurarsi alla ricerca dei funghi, per evitare di incorrere in sanzioni è bene leggere attentamente quello della Regione Calabria che ha demandato le competenze, nel caso del territorio cosentino, anche alla Provincia e ai comuni. In Calabria comunque, sono autorizzati a raccogliere funghi, (nei modi e nelle quantità indicate dal regolamento) coloro i quali sono in possesso delle due tessere previste per legge: una ad uso amatoriale e l’altra, professionale. Per la tessera ad uso professionale occorre aver superato l’esame finale dopo la frequenza del previsto corso formativo. I tesserini amatoriale e professionale restano validi per 5 anni dalla data del rilascio, previo pagamento annuale dell’importo dovuto alla Regione Calabria.

Una delle immagini che circolano su Facebook di cercatori ‘abusivi’
La quantità consentita è di 3 chili di funghi al giorno per chi è in possesso del tesserino ad uso amatoriale e di 10 chilogrammi per chi è in possesso del tesserino professionale. Nei comuni con territori classificati montani è consentita ai residenti, in possesso della tessera amatoriale, la raccolta di funghi epigei spontanei in deroga al limite quantitativo di 3 chili e fino ad un massimo di 5 chili giornalieri. Ancora, ai fini della salvaguardia dell’ambiente, chi raccoglie funghi deve attenersi scrupolosamente alle diverse disposizioni in vigore. Leggi e regolamenti regionali che indicano chiaramente che è vietato danneggiare e distruggere la flora fungina, indipendentemente dalle caratteristiche di commestibilità e velenosità della stessa e la flora spontanea di rilevante interesse fieristico, ecologico e monumentale. Nella raccolta dei funghi è vietato raccogliere, asportare danneggiare, detenere, anche in parte, nonché commerciare sia allo stato fresco che secco la flora spontanea a protezione assoluta, è vietato ogni intervento che non abbia carattere di urgenza e non sia finalizzato alla tutela e alla conservazione dei biotopo. Infine, per ragioni di carattere ecologico e sanitario è vietata la raccolta dell’Amanita Caesarea allo stato di ovulo chiuso. Per tutti c’è l’obbligo di pulire i funghi sommariamente sul posto ed usare, per il trasporto, contenitori forati rigidi che permettano la diffusione delle spore e la giusta conservazione del corpo fruttifero. Non si possono usare buste e contenitori di plastica o di altri contenitori non fessurati e non rigidi al fine di consentire la conservazione di tutte le caratteristiche morfologiche per la sicura determinazione della specie del fungo.
Regole che pochissimi conoscono e che nessuno segue. Anzi, ultimamente assistiamo ad innumerevoli abusi, oltre che al crescente e impressionante dilagare di cacciatori di funghi improvvisati che mettono in bella mostra, anche sui social network, le loro ‘sproporzionate’ raccolte. Addirittura c’è chi si vanta di aver raccolto 15, 20 persino 30 chilogrammi di funghi in un solo giorno. E come se non bastasse sono nate vere e proprie pagine sul Web, si invitano gli utenti a sfidarsi a colpi di ‘chili’ raccolti.

Angelo Roseti, commissario Corpo Forestale dello Stato
Sulla complessa problematica che soprattutto in Calabria vede tantissimi improvvisati cercatori di funghi, è intervenuto ai microfoni di Rlb Radioattiva il Commissario del Corpo Forestale dello Stato Angelo Battista Roseti.
ASCOLTA L’INTERVISTA
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I nostri boschi dunque, sono in serio in pericolo per i vandali cercatori che raccolgono in maniera indiscriminata, utilizzando anche rastrelli o uncini che possano danneggiare il micelio e che sono assolutamente vietati. E proprio il comandante Roseti, ha sottolineato la difficoltà di monitorare e controllare tutto il territorio ma anche che molte persone, negli ultimi giorni, sono state sanzionate con una multa che generalmente è di 160 euro circa. Altro problema segnalato dal commissario del Corpo Forestale di Cosenza, è quello dell‘improvvisazione nell’avventurarsi in zone di montagna alla ricerca di funghi e poi, puntualmente, nel perdersi tra i boschi fitti. Solo ieri sono stati ritrovati, per fortuna in buone condizioni, due cercatori di funghi dispersi a San Giovanni in Fiore, ma ci sono ricerche ancora in corso di una persona che si sarebbe smarrita nella zona di Fago del Soldato.
Per questi casi, si mettono in moto non solo gli uomini del Corpo Forestale (1515) , ma anche quelli del Soccorso Alpino, dei Vigili del Fuoco, della Protezione civile e ciò, lo ricordiamo, determina non solo un dispendio di mezzi e risorse ma produce anche costi. Pertanto l’invito è di recarsi alla ricerca di funghi solo se accompagnati da persone esperte del territorio che si va a perlustrare.

Uno dei tanti sequestri effettuati del Corpo Forestale Dello Stato
Soccorso Alpino: “bloccare e sanzionare chi raccoglie funghi senza tesserino”
Anche il Soccorso Alpino e Speleologico Calabria attraverso la pagina Facebook, lancia un appello: “Considerati i numerosissimi interventi che il Soccorso Alpino sta compiendo in questi giorni a favore di cercatori di funghi del tutto improvvisati (solo in questa settimana ben sette interventi), operazioni di soccorso che spesso assumono il carattere di vere operazioni di salvataggio dispendiossissime e della durata di più giorni (i nostri operatori sono tutti volontari, e in Calabria si pagano pure la benzina di tasca propria), per tali ragioni si invitano tutti i cittadini ad avere buon senso, a non rischiare la propria vita e quella dei soccorritori per una manciata di funghi e nel contempo, le Forze dell’Ordine ad effettuare più controlli e sanzionare i cercatori di funghi sprovvisti di tesserino e dunque di autorizzazione”.



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