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Lancia una pentola d’acqua bollente addosso al compagno, condannata ad otto anni

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Lancia una pentola d’acqua bollente addosso al compagno, condannata ad otto anni

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 La donna, residente in provincia di Cosenza, è stata ritenuta responsabile della morte del marito.

 

CASTROVILLARI (CS) – Voleva punirlo per aver urinato nel letto. Questo quanto emerso nel corso delle indagini scaturite a seguito della morte dell’ottantaduenne Donato Annesi. L’unica indiziata di delitto fu la compagna di trentasei anni più giovane, la quarantaseienne cosentina Pina Ferrari. I due dopo cinque anni di collaborazione, in cui la donna fungeva da badante, avevano trasformato il loro rapporto in una vera e propria relazione sentimentale nel 2011. A maggio del 2013, dopo diversi ‘incidenti domestici’ di cui era vittima l’anziano che avevano insospettito i figli, si era consumata la tragedia. Un letto bagnato e la compagna di Annesi viene colta da un impeto d’ira. Per ‘dargli una lezione’ gli versa addosso una pentola di acqua bollente.

 

L’anziano operaio di Castrovillari, da tempo in pensione, viene ricoverato al Centro Ustioni del Cardarelli di Napoli dove muore dopo poco tempo. I sanitari e i carabinieri intervenuti nell’abitazione della coppia al momento dei avevano assistito ad una scena raccapricciante. L’ottantaduenne si trovava con metà corpo sotto il letto avvolto in una coperta bagnata di urina. Non poteva compiere alcun tipo di movimento. La donna, che venne poi accusata di omicidio preterintenzionale si giustificò raccontando che l’uomo dopo aver fatto una doccia con acqua calda procurandosi delle ustioni si era nascosto sotto il letto e non voleva più andare via.

 

L’uomo però nei pochi momenti di lucidità aveva raccontato ai medici la propria versione dei fatti e le violenze che da anni era costretto a subire. Oggi personale della Squadra Mobile di Cosenza ha tratto in arresto Pina Ferrari a seguito di sentenza definitiva di condanna emessa dalla Suprema Corte di Cassazione. La donna, condannata ad otto anni di reclusione ed all’interdizione perpetua dai pubblici Uffici, è stata riconosciuta colpevole di omicidio preterintenzionale e maltrattamenti. Espletate le formalità di rito, la donna è stata associata presso la Casa Circondariale di Castrovillari a disposizione dell’autorità giudiziaria.

 

In foto Pina Ferrari

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