Studentessa cosentina suicida a Roma, fidanzato accusato di istigazione al suicidio

Trovati un video intitolato Ricatto e una lettera d’addio in cui si parla di droghe e sette sataniche.

ROMA – ‘Non ho fatto nulla, le droghe mi hanno rovinato’. Poche parole scritte di pugno su un biglietto trovato vicino alla finestra dalla quale Micol Scofano ventitreenne di Fuscaldo si è lanciata nel vuoto. Un salto dal quinto piano di un palazzone in cui viveva nel quartiere Trionfale di Roma che non le ha dato scampo. La ragazza, studentessa in Medicina, aveva chiesto aiuto alla madre la sera prima pregandola di raggiungerla. In pochissime ore la donna si era precipitata nella capitale, ma ormai era troppo tardi. Il corpo di sua figlia era ormai privo di vita. Unico indagato il suo ragazzo con il quale aveva intrapreso una turbolenta relazione da circa tre anni. Si tratta di Francesco Sciammarella un ventiseienne di Paola che nei giorni scorsi è stato rinviato a giudizio con l’accusa di istigazione al suicidio e spaccio di sostanze stupefacenti.

I contorni della tragedia avvenuta il 17 maggio del 2013 sono stati cristallizzati nelle parole al vetriolo utilizzate dal pm del Tribunale di Roma Francesco Dell’Olio in cui descrive la relazione tra i due: “Condotte reiterate consistite nell’ingiuriarla, dileggiarla, minacciare di lasciarla, percuoterla ingenerando in Micol un profondo senso di auto sottovalutazione”. Un rapporto fatto di tradimenti, sempre perdonati dalla ragazza, e di minacce continue di cui agli atti è stata riportata la vicenda in cui il giovane puntò contro Micol un coltello. La giovane che per allontanarsi da lui si era trasferita a Milano per poi raggiungerlo a Roma pare fosse stata finanche costretta ad ingrassare venti chili nel giro di poche settimane. A tutto ciò si aggiunse il consumo di droghe che la ragazza, secondo gli inquirenti, assumeva per condividere con il suo compagno le stesse emozioni.

Dall’autopsia è emerso che la ventitreenne aveva assunto della ketamina, ma non nelle ore precedenti alla sua morte. Di sostanze stupefacenti parla infatti nel biglietto di addio indirizzato alla madre in cui scrisse: “Francesco mi ha riempita di droghe per anni”. Una dichiarazione accompagnata da un’altra confessione inquietante in cui la ragazza spiega di aver conosciuto a Roma persone che frequentano sette sataniche. La pista investigativa legata al satanismo è stata però esclusa sin dall’inizio dagli inquirenti che non hanno ritenuto utile approfondire tale aspetto della vicenda. Analizzato il pc della giovane nel corso delle indagini sono stati ritrovati un video intitolato Ricatto e delle fotografie che ritraevano la coppia in intimità. File a cui si è in un momento successivo aggiunto un biglietto d’auguri, verosimilmente scritto dal fidanzato della bella e brillante studentessa suicida, in cui era riportata la frase “Sei una pornostar” ritrovato nella casa di Fuscaldo. Sulla vicenda dovrà fare luce la magistratura. Il processo è stato aggiornato al prossimo 16 Gennaio 2017.