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Studenti contro l’accordo Miur-Multinazionali: corteo per le strade di Cosenza e Castrovillari

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Studenti contro l’accordo Miur-Multinazionali: corteo per le strade di Cosenza e Castrovillari

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Questa mattina studenti hanno sfilato in corteo per le vie di Cosenza e Castrovillari, per chiedere l’immediato ritiro dell’accordo fra il Ministero dell’Istruzione e diverse multinazionali, fra cui McDonald’s

COSENZA – Nella giornata internazionale dello studente, anche Cosenza e Castrovillari, partecipano alla lotta, con una protesta pacifica, contro il governo Renzi e l’Unione Europea, contro l’accordo tra Miur e multinazionali (che li trasforma in manodopera schiavizzata) e per il No Popolare al referendum costituzionale. 

corteo3Questa mattina oltre un centinaio di studenti hanno sfilato in corteo per le vie di Cosenza e Castrovillari, oltre che nelle maggiori città italiane, con lo slogan “non saremo schiavi”, per chiedere l’immediato ritiro dell’accordo fra il Ministero dell’Istruzione e diverse multinazionali, fra cui McDonald’s, con cui verranno sfruttati 27mila studenti in alternanza scuola-lavoro.

Ad organizzare le manifestazioni sono stati i ragazzi del Fronte della Gioventù Comunista, che affermano: “fin dall’approvazione di questo accordo ci siamo opposti organizzando azioni in tutta Italia e anche al McDonald’s di Rende. Questo accordo è la dimostrazione che l’alternanza scuola-lavoro, voluta dal governo Renzi, non è altro che un modo per arricchire le imprese sfruttando il lavoro degli studenti e non ha nulla di formativo. Oggi dunque siamo scesi in piazza per chiedere il ritiro di questo vergognoso accordo, che dimostra ancora una volta che questo governo sta dalla parte di Confindustria e che attua le politiche antipopolari dell’Unione Europea.

corteoNon vogliamo essere schiavi delle multinazionali, ma lottiamo per ottenere una paga in alternanza, tutele e una commissione paritetica in ogni scuola, con la quale noi studenti e i docenti possiamo partecipare alla decisione dei progetti di alternanza”.

 

Anche gli studenti di Castrovillari sono scesi in piazza.

” Siamo stanchi – urlano a gran voce – e demoralizzati per il nostro avvenire, abbiamo deciso di manifestare per il diritto allo studio e contro la riforma della cosiddetta “Buona scuola” che di buona, per noi studenti, non ha nulla. 

Abbiamo manifestato perché vediamo svanire il nostro futuro dalle mani, consapevoli che non è ciò che vogliamo abbiamo detto basta!

Siamo scesi in strada per dire la nostra, stufi di decisioni che ricadono su di noi senza essere interpellati. Oggi abbiamo smesso di chiedere ed abbiamo iniziato a pretendere. 

castrovillari-studentiPretendere un’istituzione scolastica gratis e sicura per tutti, con laboratori funzionanti e attrezzature necessarie per l’apprendimento; pretendere che la scuola forma la nostra cultura, i nostri sogni, ed i nostri obbiettivi, e non li demolisca.

Siamo qui perché dobbiamo essere valutati e non schedati per le nostre capacità.

Siamo qua perché con la riforma della buona scuola, l’istituzione scolastica è diventata un’azienda!

L’alternanza scuola-lavoro usufruisce di noi ragazzi per la manodopera che lo Stato non ha intenzione di pagare, lasciandoci in mano alle multinazionali, che finite le ore obbligatorie di “stage”  non hanno nessuna intenzione di assumere ragazzi ed andare a diminuire il 48% di disoccupazione giovanile. Alcuni sondaggi dicono che negli ultimi 10 anni, 2 studenti su 10, dai 16 ai 18 anni, hanno abbandonato la scuola, sconfitti e demoralizzati. Ci vogliono ignoranti per assecondare ogni loro richiesta, per non fare domande, per non ribattere, ma oggi, qui, non è quello che noi gli abbiamo dato. Noi abbiamo detto no.”

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