Area Urbana
“Donazione. Cosa, quando e perché”, domani su Corso Mazzini l’Ipasvi per informare e sensibilizzare (AUDIO)
“Donazione. Cosa, quando e perché”. È questo il titolo della due giorni organizzata dall’IPASVI (Collegio provinciale infermieri) Cosenza e dal CSV sulla donazione degli organi che si svolgerà oggi e domani, mercoledì 7 dicembre, tra Rende e Cosenza.
COSENZA – L’iniziativa di oggi, all’Hotel Europa di Rende, ha l’obiettivo è formare infermieri e volontari, in modo specifico, sulla donazione degli organi, ma quella di domani è ancora più importante perchè punta a sensibilizzare i cittadini alla cultura della donazione in generale (sangue, latte materno, cordone ombelicale, ecc.).
Domani infatti, dalle 15 in poi in pieno centro a Cosenza, su corso Mazzini, i volontari del Csv insieme a tutti gli infermieri cosentini rappresentati dall’Ipasvi animeranno la giornata della donazione degli organi. Spazi espositivi, dimostrazioni, dibattiti e diversi intrattenimenti per sensibilizzare i cittadini e soprattutto informare alla donazione degli organi, del sangue, del latte materno ed anche del cordone ombelicale.
Spesso, presi dallo stress quotidiano e dai mille impegni, dimentichiamo quanto,quando e come sia importante invece donare al prossimo. I dati di attività 2015 fanno ben sperare, aumentano i trapianti e crescono le donazioni di organi, tessuti e cellule infatti. Ovviamente non basta. Anche il 2016 sta per concludersi con un segno positivo per i trapianti di organo nel nostro Paese, con un totale di 3.317 interventi eseguiti (67 in più rispetto al 2014 e 228 rispetto al 2013).
In merito all’importanza della ‘due giorni’ dedicata all’importante tema della donazione è intervenuto ai microfoni di Rlb Radioattiva. Fausto Sposato, presidente regionale dell’Ipasvi
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Sposato ha sottolineato anche la necessità di parlare agli studenti e agli alunni dell’importanza della donazione, rivolgendo anche un appello ai Comuni affinchè attivino la modalità di rilascio delle carte di identità con la volontà del cittadino di voler donare organi e tessuti.
Il numero dei trapianti in aumento
Cresce complessivamente l’intera attività trapiantologica, con alcune peculiarità: cuore e fegato hanno registrato un buon incremento, arrivando rispettivamente a 246 (19 in più rispetto al 2014) e 1067 interventi (10 in più rispetto al 2014).
I trapianti di rene sono stati 1.877, in aumento grazie agli interventi eseguiti da donatori viventi.
Il polmone ha subìto una leggera inflessione (112 nel 2015; 126 nel 2014) mentre il pancreas risulta in crescita (50 nel 2015; 43 nel 2014). La principale novità – secondo i dati resi noti dal Ministero – riguarda la donazione da vivente, che ha registrato un notevole incremento: 301 sono state quelle di rene e 23 sono state quelle di fegato (contro le 18 del 2015).
Per le donazioni di rene da vivente, il 2016 ha consentito di raggiungere un vero e proprio record, sfondando per la prima volta la soglia dei 300 prelievi (+50 rispetto al 2014, +74 rispetto al 2013 e +109 rispetto al 2012).
L’aumento delle donazioni da vivente, un aspetto su cui il Centro e la Rete trapiantologica hanno dedicato particolare attenzione nel corso degli ultimi due anni, ha consentito di portare il numero complessivo delle donazioni a quota 1.494 (+ 51 rispetto al 2014). Ad oggi i pazienti in lista di attesa sono circa 9.070; la maggior parte di questi è in lista di attesa per ricevere un trapianto di rene (6.765); rispetto agli altri organi, al paziente è offerta la possibilità di iscriversi in più liste d’attesa per il rene.
Sono 1.072 i pazienti iscritti in lista per il fegato, 731 per il cuore e 383 per il polmone. Vi è una sostanziale stabilità dei dati di lista, dovuti ad un maggiore equilibrio, rispetto al passato, tra i flussi di entrata e di uscita. Nell’anno 2015, con variazioni per singolo organo, sono stati tra il 70% e l’80% i pazienti usciti dalle liste di attesa con un trapianto.
“Ecco perché diventa importante partecipare attivamente domani a Cosenza: la nostra città e la nostra regione devono accelerare e dimostrarsi compatte, vicine a chi ha necessità e bisogno – afferma il presidente Ipasvi, Fausto Sposato, in prima linea con gli infermieri e i volontari.



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