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Operazione “Ecosistema”, cosche reggine controllavano appalti rifiuti ed elezioni: 14 arresti

Calabria

Operazione “Ecosistema”, cosche reggine controllavano appalti rifiuti ed elezioni: 14 arresti

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Blitz nel basso Jonio reggino, Roma, Ascoli Piceno e Urbino: in manette 14 persone e 4 sottoposte ad obbligo di dimora. Tra questi il sindaco di Bova Marina, Crupi. Avviso di garanzia anche al consigliere regionale della Calabria Cannizzaro

REGGIO CALABRIA – Blitz alle prime luci dell’alba di stamani nell’area del basso Jonio reggino, ma anche a Roma, Ascoli Piceno e provincia di Urbino. Sono finite in manette 14 persone accusate a vario titolo: concorso esterno in associazione di tipo mafioso, turbata libert  degli incanti, violenza privata, estorsione, concorrenza illecita (attuata con minaccia o violenza), il tutto aggravato dall’aver agito “con modalit  mafiose” e “per agevolare la cosca di riferimento”; inoltre, viene contestata la falsa testimonianza, corruzione per l’esercizio della funzione e per un atto contrario ai doveri d’ufficio, detenzione e porto illegale di armi (in luogo pubblico o aperto al pubblico). C’¨ anche il sindaco di Bova Marina, Vincenzo Crupi, tra i 14 arrestati nell’operazione di carabinieri della provincia di Reggio Calabria. Crupi, che ¨ ai domiciliari, ¨ accusato di corruzione per l’appalto per la raccolta dei rifiuti nel suo comune.

Il consigliere regionale della Calabria Francesco Cannizzaro, eletto nella lista della Casa della libert , ha ricevuto oggi un avviso di garanzia nell’ambito dell’operazione “Ecosistema” contro la cosca Paviglianiti della provincia di Reggio Calabria. E’ stato lo stesso esponente politico del centrodestra a rendere noto che “questa mattina alle 7.50 mi ¨ stata notificata dai carabinieri una informazione di garanzia a firma del pm della Dda di Reggio Calabria Antonio De Bernardo dal quale si evince che sono indagato per un’ipotesi di reato inerente il vantaggio che avrei ottenuto da parte della cosca Paviglianiti di San Lorenzo in cambio di un appoggio elettorale in mio favore“.

Cannizzaro ha evidenziato la fiducia nell’operato della magistratura: “Per quanto sia scontato aver la massima fiducia degli organi inquirenti – ha detto – vorrei esternare, accanto alla mia altrettanto scontata serenit  personale e professionale, che sono sin da questo momento a disposizione degli organi inquirenti per essere interrogato, ascoltato, sentito affinch¨ si possa chiarire la vicenda in maniera tempestiva e senza che si lasci alcuna ombra su quello che ¨ il mio percorso ed impegno politico sin dalla mia primissima esperienza”.                                                            

VIDEO: OPERAZIONE ECOSISTEMA

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Altre 4 persone, invece, sono sottoposte all’obbligo di dimora con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. L’operazione denominata “Ecosistema”, ¨ stata condotta dal Nucleo Investigativo del Comando dell’Arma di Reggio Calabria, sotto la direzione della Procura Distrettuale Antimafia del capoluogo. Gli investigatori hanno raccolto prove che riguardano imprenditori nel settori di raccolta rifiuti. Grazie all’appoggio della criminalit  organizzata locale, con il sostegno di funzionari, amministratori pubblici e liberi professionisti, gli indagati avrebbero condizionato lo svolgimento delle gare d’appalto nei comuni del basso jonio reggino. Inoltre si sarebbe evidenziata l’influenza della cosca “Paviglianiti” sulle elezioni comunali del 2014 a San Lorenzo.

operazione-ecosistema01

 

L’operazione Ecosistema, infatti, si sviluppa come un filone delle precedenti operazioni “Ada” e “Ultima Spiaggia”, eseguite contro la ‘ndrangheta facente riferimento alle cosche “Iamonte” e “Paviglianiti”, attive a Melito di Porto Salvo, San Lorenzo, Bagaladi e Condofuri.

I capi d’imputazione nei confronti di 18 soggetti ritenuti, a vario titolo, responsabili dei seguenti reati:

  •  concorso esterno in associazione di tipo mafioso (artt. 110, 416 bis. comma 1,2,3,4,5 e 6 c.p., 3 L. 146/06);
  •  turbata libert  degli incanti (artt. 110, 353 comma 1,2 c.p., 7 L. 203/91);
  • violenza privata (art. 610 c.p., 7 L. 203/91);
  •  estorsione (artt. 110, 629 comma 1 e 2, in relazione all’art. 628 comma 3 nr. 3 c.p. e 7 L. 203/91);
  •  illecita concorrenza con minaccia o violenza (artt. 81 cpv, 110, 513bis comma I e II c.p., 7 L.203/91), tutte ipotesi aggravate dall’aver agito con modalit  mafiose e per agevolare la cosca di riferimento;
  •  falsa testimonianza (artt. 110, 372 c.p.);
  • corruzione per l’esercizio della funzione (artt. 110, 318 c.p.);
  •  corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio (artt. 110, 319 c.p.);
  •  detenzione e porto illegale in luogo pubblico o aperto al pubblico di armi comuni da sparo (artt. 81 cpv. c.p., 2, 4 e 7, l. 895/1967).
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