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Il maltempo flagella la Calabria, a rischio il sito archeologico di Monasterace

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Il maltempo flagella la Calabria, a rischio il sito archeologico di Monasterace

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CATANZARO – Dopo il maltempo che per tutto il weekend si è abbattuto sulla Calabria, questa mattina a Catanzaro, partirà il piano di intervento messo a punto dall’Amministrazione comunale di Catanzaro per ripristinare i danni.

Il sindaco, Sergio Abramo per tutta la giornata di ieri è stato impegnato in numerosi sopralluoghi in diversi quartieri, ha richiesto il massimo impegno per completare gli interventi nel minor tempo possibile. Prevista la pulizia del lungomare, sul quale la mareggiata ha depositato parecchie tonnellate di sabbia, e delle strade limitrofe. Operazioni sono previste anche in tutte le altre zone della città in cui il maltempo ha causato danni.

 

A rischio il tempio dorico di Monasterace

Una violenta mareggiata ha gravemente danneggiato l’area archeologica di Kaulon, a Monasterace, nel Reggino. Il ministro per i beni culturali Massimo Bray ha stanziato 300 mila euro per i primi interventi per la protezione del più grande e articolato mosaico ellenico della Magna Grecia. La mareggiata ha danneggiato gravemente le mura del tempio dorico ed indebolito ulteriormente le difese dell’area archeologica, sempre più esposta all’azione del mare, distante ormai solo una ventina di metri. La Provincia di Reggio Calabria ha disposto lavori di somma urgenza, facendo collocare una fila di massi a protezione dell’area archeologica, ma la violenza del mare ha reso vano l’intervento e oggi ha danneggiato il basamento del tempio.

 

Nel Vibonese

Una frana sta interessando il centro abitato di Arena. Lo smottamento, dovuto al cedimento di un muro di contenimento situato all’entrata del paese delle Preserre, ha bloccato una delle strade di accesso. Il fronte franoso minaccia anche alcune abitazioni e una chiesa di epoca medievale.

 

Nel Reggino

Problemi per frana anche nel reggino, dove i detriti hanno ostruito una strada provinciale isolando la frazione di Natile di Careri, nella Locride, dove vivono circa 3-400 persone. Sul posto sono già al lavoro i soccorritori, ma per liberare la strada occorreranno diverse ore e non è da escludere che le operazioni possano andare avanti anche domani. Tanto che le forze dell’ordine stanno predisponendo un piano per fare intervenire, domani, l’eliambulanza, per consentire ad un dializzato di sottoporsi alle cure. La Locride, oltre che dalla pioggia, è colpita anche da violenti mareggiate, alimentate dal forte vento, con onde alte anche 5 metri che hanno provocato danni al lungomare di Monasterace, Marina di Caulonia, Roccella e Siderno. In quest’ultimo paese si sono creati tre buche sul marciapiede dei 4 chilometri di lungomare.

 

Nel Crotonese

Ventuno famiglie sono state evacuate a Cerenzia (Kr) per una frana che ha messo a rischio gli edifici in cui abitano. Un’altra frana si è verificate nella frazione Papanice di Crotone lambendo due case. Complessivamente sono stati 70 gli interventi dei vigili del fuoco di Crotone. In uno, i vigili hanno dovuto rimuovere un albero di 20 metri che il vento ha fatto cadere su un palazzo sfondando con i rami le finestre di una camera dove stavano dormendo due persone.

 

Incidente nel Cosentino

Potrebbe essere stata la pioggia e l’asfalto viscido a provocare l’incidente nel quale è rimasto vittima un uomo di 69 anni, Leopoldo Sandalo. L’incidente si è verificato ieri sulla statale 18, a Santa Maria del Cedro, nel cosentino. L’uomo era alla guida di una Citroen Saxo quando, in un tratto rettilineo, ha perso il controllo della vettura che è andata a scontrarsi con un albero. Al momento dell’incidente sulla zona pioveva. Inutili i soccorsi.

 

Tanta pioggia

Nella zona di Petilia Policastro (Crotone), nel versante ionico centrale, ieri sono caduti 456 mm di pioggia. E’ uno dei dati rilevati da Arpa Calabria che per tutto il versante ionico calabrese e per il versante tirrenico centrale ha diffuso sabato l’allerta 2 anche in considerazione dell’assetto idrogeologico e degli effetti al suolo delle precipitazioni. Nello stesso versante ionico centrale, il Centro funzionale multirischi dell’Arpacal ha registrato ieri 301 mm ad Albi (Catanzaro). Sul versante ionico meridionale, sono stati registrati 430 mm a Fabrizia-Cassari, 380 a Fabrizia (Vibo Valentia) e 303 mm a Antonimina Canolo Nuovo (Reggio Calabria). Sul versante tirrenico meridionale infine, a Santa Cristina d’Aspromonte, sono caduti 356 mm di pioggia.

 

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