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Costa Concordia: i 5 Stelle rivendicano paternità che non gli appartengono

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Costa Concordia: i 5 Stelle rivendicano paternità che non gli appartengono

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Si ritorna a parlare della Costa Concordia che, intanto continua a mietere vittime, relativamente al suo disarmo al Porto di Gioia Tauro.

I “5 Stelle” fanno un caso politico anche di questo, rivendicandone primogeniture. Per Barbanti (M5S) è “una soluzione proposta dal Movimento 5 Stelle. Poca professionalità o scarsa fantasia da parte della Regione che si appropria delle idee altrui senza darne merito e conto?”. Così in una nota: “Ci fa molto piacere sapere che l’intera Giunta regionale abbia chiesto al Governo che le operazioni di smantellamento e smaltimento della nave “Costa Concordia” vengano effettuate nel Porto di Gioia Tauro. Una proposta assolutamente sensata e ragionevole (se paragonata all’insana richiesta della movimentazione, nel medesimo porto, dei veleni mortali siriani) nonché proficua, visto che – come sottolineato dagli assessori regionali Domenico Tallini e Giacomo Mancini, firmatari della richiesta – queste operazioni potrebbero comportare un giro di affari intorno ai cinquecento milioni di euro, ovvero due anni di lavoro per centinaia di lavoratori calabresi, molti dei quali attualmente in cassa integrazione. E, sicuramente, i richiedenti – al di là della sincerità con la quale abbiano avanzato tale proposta – non avranno trascurato il forte ritorno mediatico – e di consenso – che avrebbero sia per la Piana che per l’intera Regione”. Così i 5 stelle assumono la paternità della richiesta: “Peccato per loro che questa proposta ci risulti familiare… Forse gli assessori non l’hanno notato, ma noi prima del Movimento 5 Stelle, solo una settimana fa, abbiamo proposto la medesima soluzione: perché non proporre di smantellare la Costa Concordia nel porto di Gioia Tauro (scalo naturalmente non presente nella rosa dei nomi stabiliti dal Governo) al fine di dare una boccata d’ossigeno ad un’economia locale allo stremo?”. Peccato però per i 5 Stelle che la paternità di questa proposta non è nemmeno ascrivibile a loro. Come scrivevamo la settimana scorsa: “noi l’avevamo detto prima di altri, o meglio prima di tutti”. Non è per primogeniture ma, se la giunta regionale non può assumersi la paternità della proposta, certo questa non è nemmeno dei grillini.

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