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Piattaforma rifiuti a Bisignano, interlocutorio l’incontro dal Prefetto
BISIGNANO (CS) – Il 28 gennaio scorso, il prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao aveva ricevuto, separatamente, il Comitato per il No alla Piattaforma tecnologica sui rifiuti, guidato dal loro leader Alessandro Perrone e il sindaco della città, Umile Bisignano.
Dopo avere ascoltato le rispettive ragioni, ha deciso di convocare un tavolo tecnico per discutere la questione. A distanza di 20 giorni arriva la convocazione. Ieri, in prefettura, allo stesso tavolo sono seduti il Comitato, l’amministrazione comunale, e la Regione. Della delegazione del Comitato per il No facevano parte, fra gli altri, Alessandro Perrone, l’ambientalista Mario Palermo ed i consiglieri comunali di opposizione, Francesco Lo Giudice, Sandro Vilardi, Andrea Algieri, Roberto Cairo. Della delegazione erano anche Silvana Astuni, Daniela Serrago, Ivo Scrivano. Presente al tavolo anche il sindaco di Luzzi, Mandredo Tedesco. Per il comune erano presenti il sindaco Umile Bisignano, il suo vice Damiano Grispo e Domenico Papaianni che ha l’incarico di Energy Manager. Presente per la Regione Calabria, il funzionario dell’assessorato all’ambiente, Bruno Gualtieri. Davanti alla prefettura una rappresentanza dei cittadini che si oppongono alla piattaforma, giunta con auto proprie e con un pulman messo a disposizione del comitato. Insieme alla gente anche il segretario udc Graziano Fusaro, il consigliere Francesco Fucile ed altri esponenti politici locali. Dagli striscioni emergeva chiara l’opposizione all’impianto di 180mila tonnellate di spazzatura annui: “non vogliamo la piattaforma rifiuti. Non appartiene alla vocazione di Bisignano. Non appartiene alla storia di Bisignano”.
Il confronto fra le parti è durato circa tre ore. Al termine era visibile la delusione del Comitato per il No che si è trovato di fronte alla determinazione dell’amministrazione comunale e della Regione Calabria di proseguire su questa strada. Il giudizio che emergeva era dunque di insoddisfazione. Per quello che è dato sapere, al tavolo ognuno ha espresso le proprie ragioni che sono rimaste ferme. Insomma, un tavolo tecnico convocato per mettere d’accordo le parti che non ha avuto l’esito sperato. Ora, si ritorna sulle posizioni iniziali. Infatti, il prefetto Tomao aveva convocato il Comitato ed il Sindaco dopo l’occupazione della sala consiliare. Per come erano gli umori ieri sera, è molto probabile che si ritornerà alla protesta dura e determinata e, verosimilmente, all’occupazione del comune. L’unica promessa strappata, ad un incontro che si può definire interlocutorio, è quella di verificare dall’alto, a bordo di un elicottero, come realmente si presenta la zona dove dovrebbe sorgere l’impianto che è quella del Moccone, in prossimità del depuratore. Per la cronaca, all’uscita della prefettura, i cittadini presenti hanno contestato sia il sindaco che il dirigente della Regione Gualtieri. Nel frattempo che il Comitato deciderà come proseguire la protesta, la vicenda va avanti sul piano giudiziario con un ricorso al tar ancora da discutere.



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