Seicentomila euro per abbellire i quartieri di via Popilia e Serra Spiga (AUDIO)

Tutto pronto per avviare i lavori nei due popolosi quartieri delle periferie di Cosenza.

COSENZA – Pioggia di fondi pubblici per il restyling delle periferie di Cosenza. Finalmente 600mila euro saranno investiti in progetti del Comune di Cosenza che mirano alla riqualificazione urbana di zone degradate che potranno così diventare luoghi di aggregazione sociale. Le opere che saranno cantierizzate sono state finanziate nell’ambito del POR Calabria FESR 2007-2013 e riguardano riqualificazioni importanti da un punto di vista di qualità di vita, ma anche di inclusione sociale. Le aree scelte saranno: quartiere Serra Spiga ed una vasta area estesa lungo l’asse di via Popilia. A Serra Spiga si realizzerà una riqualificazione dei servizi offerti dal centro anziani in via Codignola, mentre su via Popilia sono diverse le aree di intervento. “A partire, – come spiega l’ex assessore Francesco De Cicco sul suo profilo social – dall’area antistante al centro anziani, Largo di Lauro, l’anfiteatro, la ludoteca le aree verdi e l’attuale delegazione municipale.

Lo stesso De Cicco ha illustrato nel dettaglio gli interventi ai microfoni di Rlb Radioattiva

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Qui saranno resi fruibili spazi ad oggi fatiscenti e non funzionali tra cui l’ascensore per i portatori di handicap una vasta infermeria e spazi comuni per attività politiche e sociali oltre che dei veri e propri uffici comunali. Corredato da nuovo impianto elettrico e caldaia sarà il secondo piano attualmente inutilizzato che avrà la possibilità di essere sfruttato per ogni tipo di attività associative. I lavori di ristrutturazione vedranno anche gli ambienti esterni adibiti ad attività ludiche e aggregative. In ultimo sarà anche riqualificata la zona in via Pietro Nenni ad oggi quasi linea di separazione tra le case popolari e gli edifici privati, qui saranno realizzate aree giochi bimbi elementi arredo urbano e soprattutto corpi illuminanti a led. Questi interventi saranno tutti quindi atti a riqualificare ma anche a rendere la città un unicum sociale per eliminare quelle barriere ideologiche e fisiche tra le aree centrali e la periferia”.