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Trebisacce: uccise e fece a pezzi il padre, 7 anni in casa di cura
TREBISACCE (CS) – Stefania Chiurco, la donna 39 anni che a Trebisacce uccise il padre Riccardo, e lo fece a pezzi, era al momento del fatto, totalmente incapace di intendere e di volere.
E’ quanto stabilito a seguito della perizia psichiatrica e per questo il pubblico ministero perciò ha chiesto il proscioglimento della donna e l’applicazione della misura di sicurezza presso un ospedale psichiatrico giudiziario per 10 anni. Alla fine il Gup Carmen Carcia, che aveva stabilito già il “non luogo a procedere” ha doposto che la donna per sette anni, sarà ricoverata presso una casa di cura. I fatti risalgono al 7 dicembre del 2012, quando la donna uccise in un raptus il padre, e poi scompose il corpo suddividendolo in tanti pezzi. Un mosaico macabro scaturito da una mente malata, che era convinta di essere posseduta dal male. Stefania Chiurco studentessa fuori corso di Medicina a Perugia ha ucciso il padre, Riccardo, docente alle scuole medie superiori ormai in pensione, nell’abitazione di famiglia a Trebisacce. I carabinieri erano stati allertati da un fratello della vittima che non riusciva ad avere notizie del congiunto. Decisero così di fare irruzione e nella casa degli orrori trovarono i pezzi dell’uomo in due grandi borse. Solo a distanza di mesi, la donna ha chiesto di parlare con i giudici del Tribunale di Castrovillari ammettendo di essere stata lei ad assassinare il genitore, ma di averlo fatto per difendersi.



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