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La giornata di Renzi a Scalea, tra entusiasmo e contestazioni
SCALEA (CS) – “Le mamme sono indignate, chiedeteci perchè”.
E’ la scritta esposta su uno striscione che questa mattina viene esposto davanti alla scuola media Caloprese di Scalea dove è appena arrivato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. A mostrare lo striscione, alcune mamme che hanno colto l’occasione della visita del Premier e della presenza dei tanti giornalisti per segnalare i diversi problemi del loro paese Il Comune infatti, è commissariato in seguito allo scioglimento per mafia e le criticità sono diverse. “Presidente – ha detto davanti alle telecamere una delle donne – venga qui ogni giorno per rendersi conto della realta’ del nostro paese dove i nostri figli non hanno una palestra in cui praticare sport e le strade sono sporche e piene di spazzatura. Noi mamme siamo indignate per tutto questo. Non vogliamo che i nostri figli siano costretti ad emigrare. Vorremmo che il presidente vedesse le strade della nostra cittadina che non sono state ripulite perchè lui non ci passerà. Con tutto il rispetto – ha detto la mamma – per il presidente vorremmo che egli fosse in visita qui ogni giorno in modo tale che qualcuno si preoccupasse di fargli trovare una città pulita”.
LE CONTESTAZIONI
Una piccola folla ha accolto il presidente del Consiglio che ha fatto il suo ingresso in macchina nel cortile della scuola, accolto da urla di protesta e qualche fischio di vari gruppetti di contestatori tra cui i precari del personale Ata, che sono saliti sul muretto esterno della scuola con al collo alcuni cartelli con la scritta “Grazie alla spending review dal 31 marzo io e la mia famiglia non avremo un futuro”. Quando poi Renzi è sceso dall’auto nel cortile della scuola, gli stessi lavoratori hanno gridato in coro “via le ditte dalla scuola”. Anche l’associazione “Sanità è Vita” ha protestato mostrando uno striscione con la scritta “Sanità: condannati a morte”. Infine alcuni “semplici cittadini”, come si sono definiti loro stessi, hanno mostrato alcuni cartelli con la scritta “Renzi stai sereno vai Berlusca” e “Renzi perchè Gentile no e Barraccio sì?”.
L’INTERVENTO
In Calabria “c’è una situazione difficile di criminalità” e si deve iniziare a contrastarla “a partire da voi”. Queste le parole del premier Matteo Renzi, parlando agli studenti dell’istituto comprensivo ‘Caloprese’ sull’importanza dell’educazione alla legalità. “Dobbiamo smettere di pagare per il passato e iniziare a pagare per il futuro – ha proseguito il Presidente del Consiglio spiegando che – il paradosso è che spendiamo più soldi per pagare i debiti di chi ha sperperato prima che per l’istruzione di chi verrà dopo: Paghiamo 80 miliardi di interessi sul debito e diamo 65 miliardi alla scuola. Il compito del mio governo è mettere un pochino più soldi nella scuola e un po’ meno, mettendo a posto i conti, sui debiti”. In Calabria bisogna affrontare un “grande problema di modernizzazione”, perché modernizzare vuol dire anche fare in modo che “nelle nostre aziende si possa garantire lavoro – ha detto ancora Renzi – che è uno dei problemi principali della regione”.
Nel corso dell’iniziativa i bambini della scuola materna di Scalea hanno letto alcune poesie ed hanno consegnato a Renzi, una scultura realizzata da loro raffigurante la Torre Talao, simbolo del centro tirrenico. Tra le poesie lette al Premier, quella recitata da Pasqualina, una bimba di poco più di 3 anni: “La pace è un cuore rosso che ci fa tutti amici. La pace è un cielo blu, una foresta verde. La pace serve a tutto, senza pace non c’è vita”.
L’INCONTRO CON GLI AMMINISTRATORI
Dopo l’iniziativa nell’Istituto comprensivo Caloprese, Matteo Renzi ha incontrato gli amministratori locali nella sede del Municipio di Scalea, ai quali ha parlato delle riforme: “Il punto centrale è ridurre agli occhi dei cittadini l’impatto mastodontico della politica” attraverso le riforme e insieme “dare un segnale tornando a restituire per la prima volta dopo decenni qualcosa in busta paga alle famiglie”: un modo per “aiutare i consumi” ma così tentare anche di “restituire credibilità allo Stato”. Il premier ha incontrato i primi cittadini della provincia di Cosenza e quelli che fanno parte del Consiglio regionale dell’Anci, l’associazione dei Comuni i quali gli hanno esposto la situazione dell’ordine pubblico nei rispettivi centri, manifestandogli anche le loro difficoltà nel gestire i servizi pubblici. Renzi, secondo quanto riferito da alcuni dei presenti, ha garantito il massimo impegno del Governo nel recepire le istanze del territorio, confermando la volontà di proseguire i suoi incontri nel Paese con amministratori locali, studenti e docenti. Intanto ha raggiunto Scalea anche il procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, che ha fatto il suo ingresso nell’edificio comunale scortato dalle forze dell’ordine senza concedere nessuna battuta ai tanti giornalisti.
Nel corso del suo intervento Renzi è intervenuto anche su Province, manager e Senato sottolineando che il Governo “intende andare fino in fondo. E’ un modo per fare la pace con gli italiani”. “Questa volta si fa sul serio. Ma recuperare i costi della politica non basta se contemporaneamente non restituisci nelle tasche di chi lavora qualche decina di euro che sia il segno della ripartenza”. Sulle province ha ribadito: “Siamo consapevoli che alcune province lavorano bene, ma dare un segnale chiaro forte e netto, con tremila posti per i politici in meno, è la premessa per dare speranza e fiducia ai cittadini e non è un caso che la riduzione di costi e posti della politica è la premessa per restituire 80 euro ai cittadini”.Infine sulla vicenda dei lavoratori delle pulizie della scuola, Renzi ha assicurato: “Entro il 31 marzo risolviamo la vicenda. Come già i ministri Poletti e Giannini hanno detto, il tema è al centro dell’agenda e del lavoro del governo”.




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