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Amministrative 11 giugno 2017: sono 83 i Comuni chiamati alle urne in Calabria

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Amministrative 11 giugno 2017: sono 83 i Comuni chiamati alle urne in Calabria

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Sono 83 i Comuni chiamati alle urne in Calabria per il prossimo 11 giugno e tra questi spicca il capoluogo di regione, Catanzaro.


CATANZARO – Le elezioni amministrative rappresentano un discreto banco di prova per le forze politiche, considerato anche che sono quattro i centri con popolazione superiore ai 15.000 abitanti coinvolti dove potrebbe essere necessario pure il turno di ballottaggio. Oltre a Catanzaro, tra i comuni superiori ai 15mila abitanti ci sono:

Acri (21.096 elettori) e Paola (15.104 elettori) nel Cosentino;

Gioia Tauro (16.183) e Palmi (16.841) nel Reggino.

Urne aperte anche in altri Comuni con piu’ di 10.000 abitanti come Amantea, Bisignano, Bagnara Calabra e Villa San Giovanni.

Il Comune al voto con il minore numero di elettori è quello di Carpanzano, nel Cosentino, con 298 aventi diritto.

A Catanzaro sono quattro i candidati a sindaco gia’ pronti a cimentarsi a pochi giorni dalla presentazione delle liste, fissata per il 12 e 13 maggio. Si tratta di Vincenzo Ciconte, centrosinistra; Sergio Abramo, sindaco uscente del centrodestra; Nicola Fiorita, lista civica “Cambiavento” vicina alla sinistra; Bianca Laura Granato, per il Movimento 5 Stelle. Quello di Catanzaro e’ considerato anche un banco di prova per il Pd e per la Giunta regionale del governatore Mario Oliverio per misurare le forze in vista delle elezioni politiche e selezionare i candidati.

In Italia oltre 9milioni di italiani chiamati a scegliere il sindaco

In Italia sono poco meno di 9 milioni e 300 mila gli italiani interessati dalle prossime elezioni amministrative: l’appuntamento con le urne e’ fissato per domenica 11 giugno, tranne che in Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige dove si e’ scelto di votare il 7 maggio.

I Comuni coinvolti – secondo gli ultimi dati forniti dal Viminale – sono 1.027, di cui 864 sino a 15 mila abitanti e 163 con piu’ di 15 mila abitanti. Venticinque i Comuni capoluogo (Alessandria, Asti, Cuneo, Como, Lodi, Monza, Belluno, Padova, Verona, Gorizia, Genova, La Spezia, Parma, Piacenza, Lucca, Pistoia, Frosinone, Rieti, L’Aquila, Lecce, Taranto, Catanzaro, Palermo, Trapani e Oristano), otto le citta’ con oltre 100 mila abitanti (Genova, Monza, Padova, Palermo, Parma, Piacenza, Taranto e Verona). Gli aventi diritto al voto sono distribuiti in 10.952 sezioni.

QUANDO AI BALLOTTAGGI – Nelle regioni a statuto ordinario e in Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Sicilia il turno di ballottaggio e’ previsto per domenica 25 giugno. Nei Comuni sino a 15 mila abitanti in caso di parita’ di voti tra candidati alla carica di sindaco si procede al turno di ballottaggio tra i due che hanno ottenuto il maggior numero di voti. Nei Comuni con oltre 15 mila abitanti si procede al ballottaggio se nessun candidato sindaco ha ottenuto la maggioranza assoluta: al ballottaggio sono ammessi i due candidati che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti. In questo caso, entro sette giorni dalla prima votazione gli ammessi al ballottaggio possono dichiarare il collegamento con ulteriori liste rispetto a quelle con le quali erano gia’ collegati al primo turno.

LA ‘PRIMA VOLTA’ – Dovrebbero essere le prime elezioni per Mappano (Torino), comune nato nel 2013 per distacco dai Comuni di Caselle Torinese, Borgaro Torinese, Settimo Torinese e Leini’ e sospeso fino al febbraio scorso per un ricorso presentato al Tar proprio da Settimo. Il condizionale e’ d’obbligo perche’ nei giorni scorsi nuovi ricorsi sono stati presentati da Borgaro e Leini’ e il rendez vous con le urne di conseguenza e’ a rischio. Prima volta anche per 9 Comuni istituiti quest’anno per fusione amministrativa. A Biello (Bergamo) spetta il record di comune piu’ piccolo: 76 abitanti.

LISTE E COLLEGAMENTI – Nei Comuni sino a 15 mila abitanti ciascuna candidatura alla carica di sindaco e’ collegata ad una lista di candidati alla carica di consigliere comunale mentre nei Comuni con oltre 15 mila abitanti ciascun candidato alla carica di sindaco deve dichiarare, all’atto della presentazione della candidatura, il collegamento con una o piu’ liste presentate per l’elezione del consiglio comunale. In entrambi i casi, le liste dei candidati devono essere formate in modo tale che ciascun genere non sia rappresentato in misura inferiore ad un terzo ne’ superiore a due terzi dei candidati.

I TERMINI PER LE CANDIDATURE – La presentazione delle candidature alla carica di sindaco e delle liste di candidati alla carica di consigliere comunale deve essere effettuata dalle 8 del trentesimo giorno alle 12 del ventinovesimo giorno antecedente la data del voto. L’esame e l’ammissione delle candidature spetta alla commissione elettorale circondariale, che decide nelle 24 ore successive alla presentazione delle liste. Contro l’esclusione e’ possibile il ricorso al Tar.

SIMBOLI, ISTRUZIONI PER L’USO – Il contrassegno di lista non deve essere identico o comunque non deve confondersi con quelli di altre liste gia’ presentate. Una curiosita’: e’ vietato l’uso di “immagini o soggetti di natura religiosa”, di “simboli propri del Comune”, di “denominazioni, simboli o marchi di societa’ (anche calcistiche) senza apposita autorizzazione all’uso” da parte della societa’ in questione, nonche’ di “espressioni che facciano riferimento ad ideologie autoritarie” come fascismo, nazismo, nazionalsocialismo e simili.

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