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Sei indagati per la morte del piccolo Giancarlo, oggi l’autopsia
COSENZA – Accertare le responsabilità e far luce su come sia potuto accadere.
Puntano in questa direzione le indagini avviata dalla Procura di Cosenza intanto, per la morte del piccolo Giancarlo Esposito che a soli 4 anni, ha perso la vita mentre giocava nell’area dedicata ai bambini nella piscina comunale di Campagnano. Una tragedia che ha sconvolto un’intera città e soprattutto i genitori e i familiari del piccolo. Si indaga dunque, per omicidio colposo e la Procura ha notificato sei avvisi di garanzia nei confronti dell’amministratore della piscina, Carmine Manna e di 5 istruttori che si trovavano nella struttura al momento dei fatti. Intanto oggi pomeriggio sarà eseguita l’autopsia sul corpo del piccolo Giancarlo, che sarà utile per chiarire le cause del suo decesso, in quanto inizialmente si era pensato ad un malore, al quale i soccorritori non hanno potuto ovviare perchè era già troppo tardi. Serve chiarezza, serve capire se il bimbo soffrisse di qualche patologia in particolare, se fosse sotto controllo al momento dell’accaduto e se la causa della sua morte possa essere ricondotta a queste due o ad altre circostanze. Sta di fatto che, secondo le prime ricostruzioni, il bimbo si trovava nell’area riservata proprio ai più piccoli ed era dotato di braccioli. A bordo piscina gli stessi assistenti e un medico che si trovava sul posto hanno provato a rianimarlo, in attesa dell’arrivo dei soccorsi. Il piccolo è stato poi portato in ospedale dove i medici hanno provato le tecniche di rianimazione, ma senza risultati. Il bimbo è morto poco dopo l’arrivo all’Annunziata.



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